Ora tocca alla Fiom scrivere al sottosegretario Bellanova per 'salvaguardare il reddito dei lavoratori Ilva in contratto di solidarietà, rifinanziando il 10% dell'integrazione salariale e portando così la retribuzione dal 60 al 70 per cento dello stipendio intero'.
Questo punto avrebbe dovuto essere imposto prima di firmare i contratti di solidarietà per avere senso e per garantire i lavoratori.
Ma i sindacati confederali e non, presenti in fabbrica, prima dicono Sì a tutto accettando che tutto venga scaricato sui lavoratori e poi elemosinano dal Governo.
Queste cose si risolvono con la lotta e non con le lettere.
Senza lo Slai cobas organizzato e forte in fabbrica, senza il sindacato nelle mani dei lavoratori, la partita del salario e della sicurezza in fabbrica è persa e prima poi lo sarà anche la partita del lavoro
11 settembre - convegno operaio
info 3471102638
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