mercoledì 10 gennaio 2018

Il processo Ilva riprende - ma va in scena l'illegalità

Un testimone, l'Ing. Angelo Lalinga, dipendente dell'Ilva sino al 2010, sentito nel corso delle indagini preliminari, si è presentato nell'udienza di ieri con nelle mani il verbale del suo interrogatorio presso il Nucleo di Polizia Tributaria! Cosa assolutamente non regolare. Come mai lo teneva?
La sua testimonianza concerneva il ruolo dei "fiduciari"/consulenti di Rive Fire, utilizzati dai proprietari della fabbrica per controllare cosa accadeva in Ilva. Erano una sorta di "governo ombra" al servizio dei Riva, che operava senza alcun "scrupolo per le gravissime ripercussioni sull'ambiente e la salute pubblica".
Ma Lalinga ieri, facendo un grosso "favore" agli avvocati degli imputati, ha preso le distanze da quello che aveva dichiarato alla GdF, ridimensionando il suo ruolo.
E sul verbale del suo interrogatorio del giugno 2013 in suo possesso, il teste candidamente ha dichiarato di averlo ricevuto due anni fa dagli avvocati del Comune di Taranto nella causa civile avviata contro la società Riva Fire per i risarcimenti dei danni subiti dall'Ente.
Qualcuno, avvocati del Comune, lo stesso Lalinga, o altri "compiacenti", dovrà pagare per questa illegalità dietro le quinte?

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