giovedì 18 gennaio 2018

Un triste e rabbioso saluto a Mario - operaio ucciso dal profitto di Riva - Che sua moglie Felicetta continui ad essere ancora la sua voce e la sua forza - Slai cobas per il sindacato di classe

A 39 anni è morto Mario Amodio, ex operaio del reparto Carpenteria dello stabilimento Ilva di Taranto che nel 2005 aveva contratto la sclerosi multipla e nel 2008 un carcinoma alla lingua che gli impediva di interloquire...
L'ex operaio, insieme alla moglie Felicetta, aveva raccontato la sua storia in una intervista... "Operavo - svelò - sui convertitori, nelle acciaierie, tra lance che immettono ossigeno e saldatrici. Lì la polvere minerale brillava, me la ricordo ancora come un incubo luccicante. Me la sentivo in gola tutto il giorno". Il lavoratore perse anche l'assegno di accompagnamento dell'Asl perché dissero che le sue condizioni erano migliorate...
Mario si era ammalato di tumore lavorando all'Ilva di Taranto e piano piano aveva perso anche la sua voce e le sue forze. Nella sua vita era stato campione di arti marziali e con lo spirito del campione aveva combattuto la sua battaglia contro la malattia e il ricatto del lavoro a Taranto. Felicetta, sua moglie, è stata al suo fianco fino alla fine parlando per lui, diventando 'La voce di Mario'...

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