martedì 9 gennaio 2018

SACCHETTI BIODEGRADABILI: BUGIARDI PATOLOGICI

(Una corrispondenza)
Da lunedì primo gennaio gli italiani sono soggetti all’ennesima tassa occulta: i sacchetti biodegradabili, che negli esercizi commerciali servono a fare la cernita tra le varie merci acquistate, sono a pagamento.
Subito arriva una spiegazione che ha molto poco di politico ma sa tanto di “truffa”: l’unica ditta che li disrtribuisce è la Novamont di Terni, un’azienda di proprietà di Catia Bastioli, una “leopoldina” renzista.
Il Partito Democristiano, chiamato in causa, si difende dicendo che è una falsa notizia: sarebbero decine le aziende in Italia che potranno contendersi fette di mercato “libero”; peccato che la vera falsità sia proprio questa.
A diradare la nebbia pensa proprio la Bastioli, che dichiara – chi scrive lo apprende da Way Tv, l’emittente che viene trasmessa sui treni delle Ferrovie del Nord Barese – che «il brevetto è il nostro, è costato fatica».
Il problema è che a loro sarà anche cstato fatica, ma agli italiani costerà tanti soldini che finiranno nelle casse della azienda di proprietà della “leopoldina”, dimostrando ancora una volta la predisposizione della dirigenza piddina alla bugiardaggine.
Bosio (Al), 09 gennaio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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