🔴🔴🔴 TARANTO: GRAVISSIMA VIOLENZA DA PARTE DELLA POLIZIA LOCALE CONTRO UN LAVORATORE IN SERVIZIO DI SDA
Il video che ritrae la scena di un driver di SDA violentemente
aggredito dalla polizia locale a Taranto e pubblicato su YouTube, lascia
sconcertati.
Scene che sembrano ricordare gli infami pestaggi
razzisti messi in atto negli USA dalle forze dell'ordine contro gli
afroamericani.
In Italia invece assistiamo a una propaganda di
guerra tra poveri e di criminalizzazione dei lavoratori: l'esempio del
driver che viene trascinato di peso dal furgone sul quale stava
lavorando, a causa di una banale contravvenzione stradale, ne è la prova
più lampante.
Come SI Cobas abbiamo sempre focalizzato le lotte
nella logistica nella prospettiva di difendere i diritti dei facchini
unitamente a quelli dei driver: una categoria, quest'ultima, più che
frammentata e continuamente sottoposta a stress e rischi sul lavoro.
Le corse per trasportare la merce in tempi rapidi e dettati dai
profitti capitalistici vanno sempre a scapito della sicurezza degli
autisti, che spesso arrivano a svolgere turni massacranti senza il
dovuto riposo e con il conseguente aumento del pericolo di incorrere in
contravvenzioni e incidenti.
Ed oltre al danno anche la beffa!
Visto che come sancisce il CCNL trasporto merci e logistica, agli
autisti vengono trattenuti in busta paga finanche i costi per multe e
sinistri stradali provocati col veicolo di lavoro, nonostante siano alle
dipendenze di aziende e multinazionali.
Il SI Cobas, grazie
all'unità e al protagonismo dei lavoratori, negli ultimi anni è riuscito
a strappare importanti vittorie in termini salariali e sindacali, in
numerose aziende che gestiscono il lavoro dei driver.
Per questo,
il SI Cobas esprime piena e incondizionata solidarietà al lavoratore
aggredito, ed è disponibile a supportarlo da subito sul piano legale per
non lasciare che questa aggressione rimanga impunita.
Conosciamo
bene la repressione poliziesca usata dai padroni per intimidire e
dividere gli operai dentro e fuori dai magazzini, perciò estendiamo
l'invito ai colleghi del lavoratore vittima dell'episodio a unirsi alle
fila del nostro sindacato perché ciò che è accaduto a Taranto ci
dimostra che è necessario più che mai rispondere all'attacco concentrico
di governo, padroni e polizia, ricompattando la classe operaia senza
distinzione di settore e provenienza: se toccano uno, toccano tutti!
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