da Comitato Lavoratori delle Campagne
Gli abitanti del ghetto di #borgomezzanone sono questa mattina 7 maggio davanti ai cancelli del CARA per chiedere ancora una volta che torni l' #acqua nel #ghetto
Dall'estate scorsa, la più grande baraccopoli d'Italia è senz'acqua. Oggi come già nel passato mese di dicembre, gli abitanti pretendono il ripristino dell'impianto che fino ad agosto serviva l'approvvigionamento idrico.
Sulla ormai celebre pista adiacente il Centro d'Accoglienza per Richiedenti Asilo di Borgo Mezzanone (FG) risiedono centinaia di persone, che diventano migliaia nei picchi stagionali delle raccolte agricole. I rubinetti sono a secco da mesi a causa di un guasto, e la distribuzione di acqua da parte di @acquedottopugliese (AqP) nelle poche taniche installate allo scopo è saltuaria e insufficiente al fabbisogno.
Dopo la scorsa mobilitazione si era fatta più frequente, con passaggi giornalieri, salvo poi tornare a 2-3 distribuzioni settimanali. Evidentemente agli amministratori di vario ordine e grado - a cominciare dalla #Prefettura, che è la prima responsabile - va ricordato che non solo chi vive sulla pista è un essere umano e come tutti gli esseri umani ha bisogno di acqua per vivere.
Ma che non si può pretendere di avere lavoratori a basso costo e disponibili nei momenti di picco (come quello attuale della raccolta degli asparagi) senza provvedere alle loro necessità - non solo l'acqua, ma una casa degna di questo nome, il trasporto da e per il luogo di lavoro, un salario giusto, e quindi i documenti che sono il presupposto fondamentale per accedere a queste altre tutele.
Da che agli abitanti di Borgo Mezzanone doveva essere fornita un'alternativa abitativa attraverso le decine di milioni di finanziamento del #PNRR, di cui si è persa qualsiasi traccia, al momento nemmeno più il basilare approvvigionamento idrico viene garantito. E allora niente acqua? Niente lavoro! Aprite subito i rubinetti!
I
lavoratori delle campagne in presidio davanti ai cancelli del CARA di
BorgoMezzanone questa mattina chiedono il ripristino immediato della
fornitura di acqua al ghetto. La Prefettura di Foggia tentenna come
sempre e tarda a rispondere, mentre la Digos non si è fatta aspettare.
Abbiamo chiesto e ottenuto la garanzia che le taniche situate sulla
pista verranno riempite oggi: le istituzioni non possono continuare ad
ignorarci e sperare che restiamo in silenzio con le loro intimidazioni!
Senza acqua non si può vivere e non si può lavorare, e senza il nostro
lavoro non c'è agricoltura! Non finisce qui!
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