Ieri un presidio di una ventina di compagni rappresentanti di diverse realtà solidali ha realizzato il presidio alla prefettura, con diversi interventi disponibili in audio e volantinaggio che ha ‘rallentato’ il traffico nella zona.
In altro post pubblichiamo alcuni interventi
La prefettura ha accettato di incontrare i manifestanti - vedi documento consegnato con un mini dossier allegato e il comunicato stampa. Non lasceremo in pace la prefettura!
In questa occasione è stata lanciata la nuova scadenza di corteo a Taranto per il 2 giugno, contro riarmo, esercitazioni di guerra, ruolo della Base navale di Taranto nella guerra imperialista contro Palestina, contro i popoli.
e altre nuove iniziative
IL VOLANTINO
...Che la fiamma della solidarietà incendi le nostre coscienze!
La situazione a Gaza è sempre più drammatica, decine e decine di bambini, donne uccisi ogni ora, ospedali distrutti, bambini, civili fatti morire per fame, sete, mancanza di cure; giornalisti, medici vengono uccisi perché non parlino e non curino; nelle carceri detenuti civili, donne vengono torturati nei modi più bestiali possibili, le donne stuprate. Vengono uccise donne giovani perché non possano anche in futuro far nascere bambini palestinesi.
La lunga carneficina condotta dallo Stato di Israele, armato dall'imperialismo americano e da tutte le potenze Stati e governi imperialisti, è un genocidio che si unisce alla deportazione, alla “soluzione finale”, per cacciare dalla sua terra un intero popolo.
Il popolo palestinese nella più immane, inumana sofferenza continua a resistere, ma ora più che mai ha bisogno della solidarietà internazionale, della nostra solidarietà e della nostra denuncia, lotta contro i piani dell’imperialismo, contro il governo Meloni.
Il governo Meloni è un governo complice di Israele. Ha già detto che non farà eseguire alcun mandato di arresto nei confronti di Netanyahu. L’Italia è il terzo paese – dopo gli Usa e Germania – che fornisce armi che Israele usa per uccidere donne, bambini, civili. Nel ‘24 il governo ha speso per queste armi milioni di euro, prendendoli dai tagli alla sanità, scuola, lavoro, servizi sociali.
Mentre grandi aziende italiane di produzione di armamenti, aziende commerciali, aziende pubbliche come l’ENI continuano a fare sempre più affari con lo Stato sionista di Israele.
NESSUN LAVORATORE, GIOVANE, DONNA PUO’ VOLTARSI DALL’ALTRA PARTE, PENSARE CHE QUESTO NON INTERESSA TUTTI NOI.
Dobbiamo estendere, allargare la solidarietà, la partecipazione. Ognuno di noi deve fare qualcosa! Grandi manifestazioni vi sono in ogni paese del mondo, in Italia da Milano a tante città. Anche a Taranto devono crescere.
- Fine dei bombardamenti e massacri – Stop alle deportazioni
- che entrino a Gaza tutti gli aiuti umanitari
- stop all’invio di armi e ai legami economici, commerciali con Israele
- riconoscimento dello Stato palestinese
Mettetevi in contatto con il comitato #iostoconlapalestina - WA 3519575628 – slaicobasta@gmail.com - sede provvisoria Taranto via Livio Andronico, 47 – ogni giovedì dalle 18 alle 20.
Partecipiamo alle iniziative, mobilitazioni del comitato
Mettiamo nei nostri balconi, dovunque la bandiera della Palestina. Facciamo pressione sulle Istituzioni.
#iostoconlapalestina -
COMUNICATO STAMPA
Nella giornata di oggi, 16 maggio 2025, il comitato #iostoconlapalestina di Taranto ha tenuto un presidio dinanzi all’Ufficio del Governo/Prefettura di Taranto che negli interventi, striscioni, cartelli, volantinaggio ha avuto lo scopo di denunciare quanto sta avvenendo a Gaza, ma in particolare in questa occasione ha voluto denunciare il ruolo di collaborazione con Israele del governo Meloni sul piano degli armamenti, sul piano politico e dei legami economici. Questo è stato il senso di fare il presidio alla Prefettura.
Nel corso della iniziativa il comitato ha chiesto ed ottenuto un incontro con il Capo di Gabinetto del medesimo Ente.
Alla funzionaria è stato consegnato un documento di denuncia delle violazioni al diritto internazionale e ai diritti umanitari che lo Stato di Israele sta mettendo in atto in modo continuato, illegittimo ed illecito da ottobre 2023 a tuttora.
Dall’occupazione della Cisgiordania e Gerusalemme Est; le colonie illegali; le detenzioni senza processo, anche di bambini, con torture e abusi documentati; le demolizioni e sfollamenti forzati; il blocco di aiuti umanitari; l’uccisione di civili, bambini, donne, personale medico e persino giornalisti, Israele si sta abbattendo su Gaza con una violenza che non lascia scampo, seminando morte e dolore, in un bagno di sangue che non basterà il tempo ad asciugare oltre a rappresentare una deliberata violazione del diritto internazionale che vieta, condanna e censura tali comportamenti.
L’oscenità omicida che si sta verificando a Gaza non può passare inosservata né può essere sostenuta dai governi occidentali cosicchè abbiamo chiesto che il nostro documento fosse portato all’attenzione del Prefetto e che venga inoltrata al Governo Italiano, immediata richiesta:
1 - CESSATE IL FUOCO PERMANENTE
2 - CESSAZIONE DI OGNI FORNITURA MILITARE ALLO STATO D'ISRAELE
3 - MASSICCIO INVIO ALLA POPOLAZIONE DI TUTTI GLI AIUTI UMANITARI POSSIBILI - DA CONSEGNARE DIRETTAMENTE ALLA POPOLAZIONE E A CHI LI RAPPRESENTA
4 - RICONOSCIMENTO IMMEDIATO DELLO STATO DI PALESTINA
Il comitato cittadino in attesa di una risposta positiva dichiara uno stato di mobilitazione permanente in tutte le forme - al cui interno vi è la richiesta di incontri settimanali in Prefettura affinchè venga esaminata la situazione e verificate le risposte del governo alle richieste avanzate
La funzionaria ha considerato lodevole l’operazione di sensibilizzazione sui temi umanitari esposti ed ha riferito che il nostro documento sarà portato all’attenzione del Prefetto.
Per il comitato #iostoconlapalestina
Grazie per la vostra azione.
Continuare a far sentire la propria voce per denunciare e far cessare il genocidio a Gaza, è più che necessario, è doveroso se vogliamo ancora definirci umani, tra i tanti che ancora tacciono e rimangono inermi. La Resistenza insegna! Mai rimanere indifferenti. È già un passo avanti l'incontro con il prefetto, speriamo che la denuncia non rimanga inascoltata dal Governo 🤞Intanto, alziamo ancora di più la voce, che sia un urlo!



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