lunedì 5 maggio 2025

Sul futuro degli operai Acciaierie - Uilm indica la strada solita già fallita

Il segretario della UILM di Taranto Davide Sperti denuncia la totale mancanza di trasparenza sulle trattative in atto per la vendita dell'ex Ilva: “... pretendiamo le soluzioni necessarie a tutela di tutti i lavoratori diretti, di Ilva in As e del sistema degli appalti. Non si fanno scelte irreversibili a danno di migliaia di vite umane. Dopo 13 anni di vergognosa vertenza i lavoratori devono essere al centro di ogni tipo di discussione che riguardi il loro futuro...”.

OK, ma Sperti non dice, primo come i lavoratori possono essere al centro, sulla base di quale mobilitazione, iniziative? Secondo, quali sono le richieste concrete perchè sia salvaguardato il futuro dei lavoratori? Ma poi qualcosa la dice la Uilm. E non è positiva:

"Qualsiasi percorso – ha dichiarato Gennaro Oliva – deve ripartire dall’accordo del 6 settembre 2018. È lì che si garantisce la tutela dei lavoratori diretti, di quelli in amministrazione straordinaria e dell’intero indotto..."

La rivendicazione è sempre l'accordo del 2018. Un accordo che ha permesso che 2500 operai restassero fuori dalla fabbrica, la maggiorparte in una cassintegrazione eterna non può essere assolutamente la richiesta che metterebbe al centro gli interessi dei lavoratori; anzi è un grave precedente per cui i nuovi padroni possono mettere fuori altre migliaia di operai.

Un altro punto è il "riconoscimento dei danni da esposizione a fibre di amianto e agenti cancerogeni, ottenendo tavoli istituzionali e audizioni presso la Commissione Sanità della Regione Puglia".

Ma anche questa rivendicazione, che è giusta, è bacata in partenza. Non è coi Tavoli, audizioni che si ottiene. Con l'ingresso di Riva lo Slai cobas portò avanti una lunga e dura battaglia per i benefici amianto e la vinse per migliaia di operai. LA VINSE CON LA LOTTA! portata avanti ogni giorno contro le Istituzioni locali e nazionali che volevano negare il riconoscimento dell'esposizione amianto.

Il resto sono parole già sentite.

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