Il governo con Mantovano dice chiacchiere e falsità. E da un quadro della situazione... senza soluzione. Per Mantovano il governo non ha alcuna responsabilità e quindi... non intende assumersi alcuna responsabilità verso gli operai...
LA LOTTA INIZIATA QUESTA MATTINA, CON L'AZIONE DI BLOCCO STRADALE DEVE CONTINUARE, INDURIRSI E ALLARGARSI
L’incontro sospeso e rinviato a lunedì martedì mostra le difficoltà evidenti di governo e sindacati - su cui pesa la mobilitazione di oggi a Taranto - questa è la dinamica su cui bisogna insistere e lavorare.
Slai cobas Taranto
21 maggio 2025, 16:56
Redazione ANSA
Il tavolo sull'ex Ilva tra sindacati e governo "è stato sospeso e riprenderà all'inizio della prossima settimana, ci sarà una nuova convocazione probabilmente tra lunedì e martedì".
Lo ha detto Rocco Palombella (Uilm-Uil) lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con il governo, durato oltre due ore. "Il tavolo non è andato bene, abbiamo chiesto garanzie ma non ci sono state risposte adeguate, per questo abbiamo deciso insieme di aggiornare il tavolo".
"Gli scioperi stamattina in tutti gli impianti sono stati un segnale molto chiaro dei lavoratori. Per il tavolo a Palazzo Chigi c'è una sospensione, verrà riconvocato per la prossima settimana un nuovo incontro perché alle questioni che abbiamo posto sulla continuità dal punto di vista industriale, occupazionale e degli obiettivi che riguardano il futuro dell'azienda e il presente dei lavoratori, ad oggi il governo non ha dato le risposte necessarie", ha affermato il segretario generale Fiom-Cgil, Michele De Palma. "Lo Stato deve garantire la continuità dell'azienda, i livelli occupazionali, gli investimenti che servono per il processo di decarbonizzazione. Questo è il punto per noi fondamentale",
Intanto, è stato rimosso dopo circa un'ora e mezza il blocco stradale di lavoratori e delegati sindacali dell'ex Ilva sulla statale Appia a Taranto, nei pressi del siderurgico. Il blocco ha comportato inevitabili disagi alla viabilità... La protesta era stata attuata per l'impossibilità dei manifestanti di seguire in diretta la riunione con il governo in quanto il link fornito sarebbe risultato non funzionante. Davanti alla portineria Direzione era stato allestito un maxi schermo.
IL TAVOLO CON I SINDACATI
"Le variabili sono tantissime e una parte dipende dalle scelte del governo: io confido sul fatto che se ciascuno fa la sua parte fino in fondo la situazione non è ancora definitivamente compromessa ma questo deve avvenire da parte di tutti", ha detto il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano aprendo il tavolo con i sindacati
Alla riunione, presieduta da Mantovano, secondo quanto si apprende, hanno partecipano per il governo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, la ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, e il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
...Presente Invitalia e per Acciaierie d'Italia i commissari Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli. Per i sindacati presenti i rappresentanti di Fiom Cgil Michele De Palma, Fim-Cisl Ferdinando Uliano, Uilm-Uil Rocco Palombella, Usb Francesco Rizzo e Ugl Metalmeccanici.
Mantovano: è "inutile sottolineare quanto sia particolarmente drammatico il momento in cui cade questo incontro, certamente uno dei più drammatici se non il più drammatico in assoluto da quando abbiamo iniziato a vederci"... "i nostri parametri fin dall'inizio in questa valutazione sono stati quelli concordati, cioè garantire il futuro dell'acciaio, garantire il più possibile l'occupazione, garantire il mantenimento dell'indotto e prima di tutto questo la sicurezza delle condizioni di lavoro"...
Per Mantovano "...dobbiamo individuare delle vie d'uscita".
Mantovano ha quindi ricordato che "all'inizio" c'era "un socio privato che non aveva scelto nessuno di noi (!?)... Il prosieguo dell'attività dopo l'estromissione del socio privato ha riservato e riserva continue sorprese come potrebbero spiegare i commissari a proposito delle condizioni in cui hanno trovato l'Altoforno 2, certamente condizioni peggiori di come si potessero immaginare".
"Vi è stato l'avvio e il proseguimento dell'interlocuzione con chi può subentrare come socio", ha proseguito Mantovano, sottolineando che "il tutto" si è mosso "in un quadro che non può non considerare anche le fonti di approvvigionamento energetico nel quadro d'insieme che si potrebbe delineare. Tutto questo è avvenuto nella costante interlocuzione con i rappresentanti dei lavoratori qui a Palazzo Chigi in modo più intenso nei vari ministeri interessati, in modo particolare al ministro dell'Impresa e al ministro del Lavoro".
"Ci aspettiamo risposte e garanzie sull'ex Ilva", assicurando investimenti e tutelando occupazione, ambiente e sicurezza: lo hanno chiesto Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, arrivando a palazzo Chigi.
"Ci aspettiamo una serie di chiarimenti perché il piano di ripartenza ipotizzato dai commissari con la fermata dell'altoforno 1 a Taranto di fatto non c'è, quindi per noi diventa fondamentale comprendere come si va avanti perché mancano risorse per dare continuità all'attività. Abbiamo molte preoccupazioni rispetto alla tenuta dell'operazione con Baku, quindi oggi noi siamo qua a chiedere garanzie. È chiaro che la situazione che si sta determinando anche con il battibecco tra la procura e il ministro non ci tranquillizza, anzi ci preoccupa ancora di più", ha affermato il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano.
"Ci aspettiamo risposte e soprattutto impegni che in questi mesi non ci sono stati. Il clima che si è creato è un clima infuocato... Ci sono migliaia di lavoratori in attesa di conoscere qual è il loro destino. Il governo ci deve dire realmente cosa vuole fare della siderurgia, ma soprattutto del destino di oltre 15mila lavoratori", ha rimarcato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
"Il piano che era stato presentato e che abbiamo sottoscritto va consolidato e garantisca la ripartenza. Siamo qui per evitare il fallimento degli accordi, per garantire l'occupazione e gli investimenti che servono per poter andare avanti, per salvaguardare la salute, la sicurezza, l'ambiente e la produzione di acciaio nel nostro Paese. Ognuno deve svolgere i propri compiti: il governo fa il governo, la procura fa la procura. Il punto è che lo Stato deve garantire i lavoratori e i cittadini", ha detto il segretario generale della Fiom, Michele De Palma.
Sciopero e presidio all'ex Ilva di Taranto, 'basta con ricatti'
...Una iniziativa assunta da Fim, Fiom e Uilm in occasione dello sciopero di 4 ore in tutti i siti del gruppo, in concomitanza con la riunione del tavolo permanente per l'ex Ilva che si tiene presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. A Taranto è stato predisposto un maxischermo per il collegamento video con Palazzo Chigi. Il vertice con il governo è stato sollecitato per avere aggiornamenti della situazione sia alla luce dell'incidente di qualche giorno fa all'altoforno 1, con il conseguente annuncio di raddoppiare la cassa integrazione dei lavoratori, sia per avere chiarezza sul futuro del gruppo a seguito della gara di assegnazione dello stesso mentre è in corso un negoziato con gli azeri di Baku Steel.
"A seguito di una valutazione dell'esito dell'incontro a Palazzo Chigi - hanno avvertito Fim, Fiom e Uil - verranno decise ulteriori iniziative...".

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