Il Bricocenter di Taranto vuole chiudere il
prossimo 15 gennaio, licenziando tutti i 21 lavoratori e lavoratrici, a meno che non accettino il vergognoso ricatto di trasferirsi in altre sedi: dalla Toscana, alla Sicilia.
Intanto Bricocenter fa aperta azione antisciopero,e viene lasciata fare. Ieri ha fatto venire da altre sedi lavoratori per sostituire e boicottare tutti i dipendenti della sede in Auchan-Taranto in sciopero. Questo, i sindacati, ma anche i lavoratori, non dovevano farlo passare.
Inoltre, non è accettabile che mentre l'Auchan si allarga e addirittura raddoppia, tante lavoratrici e lavoratori rischiano di perdere il lavoro. L'Auchan deve farsi carico di questi lavoratori, o le ditte che occuperanno lo spazio di Bricocenter devono occupare i lavoratori del Brico.
Alla Vestas le ferie forzate di tutti i
lavoratori, suddivisi in due diversi turni: dal 8 al 11 dicembre e dal
19 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017, sono l'anticamera dei licenziamenti.
Ironia della sorte, la motivazione di questa "mandata a casa" che c'è "un’assenza di lavoro a causa del
completamento anticipato della produzione prevista". Cioè, gli operai hanno lavorato troppo in fretta e e ora vengono licenziati?
Altro paradosso è che l’azienda ha comunicato ai sindacati confederali di aver già acquisito commesse di
lavoro tali da garantire lavoro fino a giugno 2017. E allora perchè le ferie forzate e i licenziamenti? Per il profitto! La Vestas usa i lavoratori come e quando gli servono.
E i sindacati confederali? Invece di dire NO ai padroni/banditi, chiedono, come è ormai loro prassi, solo "ammortizzatori sociali"
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