lunedì 12 dicembre 2016

Su processo Ilva da Magistratura Democratica - parte civile

PROCESSI CHE MAI SI DOVREBBERO FARE …

Si fa certamente fatica a fare processi contro i potenti, ma è ancora più faticoso e più difficile farli contro i super potenti. Lo abbiamo visto contro ETERNIT ed ETERNIT bis, ed ora lo vediamo in quello contro ILVA. L’udienza del 6 dicembre è stata spostata al 17 gennaio: questo perché gli avvocati della parte commissariale (del governo) dell'ex Riva Fire sono stati sostituiti da un nuovo avvocato il quale ha chiesto “i termini”, ovvero di stabilire una nuova udienza per avere il tempo di leggersi le carte, cosa che gli è stata gentilmente e "obbligatoriamente" concessa.
Nel frattempo però c’è stata la richiesta da parte dei Riva di patteggiare. Si può patteggiare, ma solo davanti al GUP, non quando è iniziato il dibattimento, salvo che non sia stato mutato il capo di imputazione. Ma anche questo è avvenuto.
La sostanza politica - che è comunque difficile da districare - è quella che il governo vuole salvare capra e cavoli, ovvero i Riva, la fabbrica, la bonifica della fabbrica. Il patteggiamento implica che le parti accusate si mettono d'accordo con il PM, quindi poi con i giudici tramite un onere monetario. Tirano fuori parecchi soldi, anche se, a ben vedere, sono un'inezia rispetto a quanto sarebbe necessario per effettuare una bonifica radicale della fabbrica, nonché di quanto all'esterno è stato inquinato. L'accordo farebbe saltare i risarcimenti delle parti offese. L'ILVA verrebbe poi comprata da altre società nella misura in cui loro convenga. Non solo ma nel frattempo è stato richiesto dalle difese il trasferimento del processo a Potenza e per proseguire a Taranto occorre procedere con il cambiamento dei giudici.
Come questo avverrà è tutto da vedere.
Per quanto ci riguarda penso sia necessario operare con tutti movimenti, anche quelli dei cittadini, e allargare la mobilitazione pur sapendo che vi sono idee diversissime e contrastanti. Alla sezione di Matera, ma a tutta MD nel sud dobbiamo chiedere di continuare a seguire puntualmente e, nella misura del possibile di allargare la mobilitazione, di comprendere quanto avviene e avverrà dentro e fuori il processo per essere in grado di costruire una nostra posizione utile a tutto il movimento di lotta per la salute.

Fulvio Aurora (responsabile vertenze legali per MD)

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