Nel giro di pochi giorni i lavoratori della Pasquinelli, della selezione della differenziata, hanno trovato ancora amianto sul nastro e si sono dovuti fermare.
L'Amiu, che è la vera responsabile di questo, del fatto che arrivi l'amianto lì dove dovrebbero arrivare solo rifiuti da raccolta differenziata, si lamenta delle fermate che i lavoratori sono costretti a fare, minaccia di chiudere l'impianto, addirittura fa ventilare ignobili ipotesi secondo cui sarebbero gli stessi lavoratori a portare l'amianto - come dire: gli stessi lavoratori si vogliono mettere la corda per impiccarsi...
SONO INVECE I LAVORATORI CHE SUBISCONO E CHE NON CE LA FANNO PIU'!
- Sono i lavoratori e le lavoratrici che rischiano la loro salute continuamente (non dimentichiamo che oltre l'amianto, vi sono una serie di rifiuti tossici che i lavoratori toccano, respirano, ecc,);
- sono i lavoratori e le lavoratrici che perdono giornate di lavoro, consumandosi ferie, permessi, o perdendo addirittura il salario;
- sono i lavoratori e le lavoratrici che continuano a rischiare al ritorno al lavoro, perchè le "bonifiche" per l'amianto vengono fatte senza alcuna garanzia.
COSI' COME SONO I LAVORATORI E LE LAVORATRICI CHE SEMPRE HANNO DETTO, E LO HANNO RIPETUTO NEGLI INCONTRI (quando si sono riusciti a fare - ma ora da tempo l'Amiu non risponde), che perchè non arrivi amianto sul nastro alla Pasquinelli, E' LA RACCOLTA DIFFERENZIATA CHE DEVE CAMBIARE!
L'Amiu invece non fa la raccolta differenziata, raccoglie tutto, non controlla cosa raccoglie (e a volte sono pezzi molto grossi di amianto), scarica il materiale raccolto senza alcuna selezione, ecc. E questo non lo dicono solo i lavoratori della Pasquinelli, ogni giorno vi sono denunce degli abitanti dei quartieri - Lama, S.Vito, Talsano - in cui si dovrebbe fare la raccolta differenziata.
Ma L'Amiu preferisce buttare anche soldi per le fermate dell'impianto della Pasquinelli, piuttosto che fare una vera raccolta differenziata!
Ma non si permettesse di incolpare o mettere a rischio lavoro e salario dei lavoratori!
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