mercoledì 8 febbraio 2017

I MIGRANTI DI TARANTO SI UNISCONO AI LORO FRATELLI IN LOTTA IN TANTE CITTA'

Anche a Taranto, ieri, come in tante città d'Italia, i migranti dei centri di accoglienza hanno manifestato, con presidi alla Prefettura/Comune e un breve corteo; hanno poi concluso la mattinata con un blitz all'Hotspot dove sono rinchiusi i loro fratelli che arrivano dopo viaggi spesso tragici.
Alla manifestazione hanno portato il loro appoggio altri compagni solidali. Una solidarietà, unità nella lotta che è importante per i migranti ma anche per la nostra battaglia contro il nostro imperialismo.
Le parole d'ordine, gli obiettivi della manifestazione sono negli striscioni, nei cartelli. 

In corteo al Comune




All'Hotspot


I migranti vogliono la difesa dei loro diritti e libertà! Stare per mesi, anni nei centri (in condizioni spesso invivibili), in un'attesa estenuante, soggetti a soprusi quotidiani, non lo vogliono certo i migranti - è stato detto anche negli interventi durante i presidi, ai giornaliste e Tv venute, ma anche alla gente di Taranto che passava - ma li obbliga questo Stato, questo governo, con una logica solo repressiva, di controllo.     
Se passa il piano Minniti centinaia di migranti sarebbero espulsi da Taranto.
Per questo al centro della manifestazione era il diritto d'asilo per tutti, No al piano Minniti.
Questo piano sta già imponendo la sua linea di attacco ai migranti e lo si è visto ieri, in cui la prefettura con scuse banali ha negato l'incontro con una delegazione di migranti e dello Slai cobas sc.

Ma i migranti, nella lotta trovano più forza per andare avanti.
Martedì 14 febbraio un'assemblea deciderà un piano di nuove iniziative:
- verso Comune, questura, su permessi di soggiorno e documenti di identità per i migranti arrivati più recentemente a Taranto
- verso la Prefettura sulla questione delle procedure vergognose per i richiedenti asilo
- incontro con associazione di medici che si è messa a disposizione per l'assistenza sanitaria.
- giro e assemblee nei centri di accoglienza.

Mentre si prepara ai primi di marzo una nuova manifestazione contro il governo, piano Minniti.

Infine, i migranti del Bel sit, ieri hanno denunciato che l'associazione Salam per impedire che i migranti venissero alla manifestazione andava dicendo che chi non aveva documenti non poteva stare sotto la prefettura. 
Ma non sono queste misere manovre ad impedire la giusta lotta dei migranti!

Nessun commento:

Posta un commento