mercoledì 22 febbraio 2017

La situazione degli operai dell'appalto Leonardo ancora a rischio - ma la più bella e importante risposta degli operai è la loro unità

L'incontro in Provincia che si è tenuto questa mattina per il licenziamento di 13 lavoratori della Ditta Ina Global service (appalto Leonardo spa) che dovrebbero passare - per il passaggio di un segmento dell'appalto di pulizie tecniche - alla Gbm srl, si è concluso senza un nulla di fatto:
la Gbm non si è presentata e ha solo inviato un comunicato in cui ribadiva la sua volontà di assumere solo 10 dei 13 lavoratori, ma soprattutto di assumerli con il contratto metalmeccanico (nonostante devono continuare a fare pulizie industriali) e quindi senza la clausola sociale prevista dall'art. 4 del CCNL multiservizi, a questo si aggiunge che il rapporto di lavoro sarebbe solo per un anno, alla fine del quale si troverebbero licenziati senza alcuna garanzia di passaggio ad altro appalto.
Nello stesso tempo, i lavoratori vedono che la Gbm tratta i suoi dipendenti (8 operai portati da Foggia per fare l'attività che dovrebbero fare i 13 lavoratori), con una politica di violazione dei diritti contrattuali: lavoro a chiamata, operai lasciati in attesa di sapere il lavoro da fare, ecc.

Chiaramente, men che meno si è presentata la Leonardo spa, la cui politica di appalti è sempre più all'insegna dell'"uso e getta".

Da parte sua, poi, la Ditta Ina Global, che pur il 2 febbraio aveva revocato i 13 licenziamenti, a tuttoggi continua a tenere i 13 lavoratori fuori dallo stabilimento, a consumare ferie o permessi.

GLI OPERAI SIA ISCRITTI ALLO SLAI COBAS SC CHE AI SINDACATI CONFEDERALI NON CI STANNO A QUESTO GIOCO DELLE TRE CARTE E DOMANI SERA INSIEME IN UN'ASSEMBLEA PRESSO LO SLAI COBAS ALLE 17,30 DECIDERANNO LE INIZIATIVE DI LOTTA DA PRENDERE.

Lo Slai cobas sc ha ribadito nell'incontro di questa mattina che:
il passaggio alla ditta Gbm può avvenire solo e soltanto con l'applicazione della clausola sociale art.4;
che nelle more i 13 lavoratori devono entrare nello stabilimento e lavorare come tutti i loro compagni di lavoro della Ina Global.
Ma lo Slai cobas sc ha proposto anche che la Ina Global ritiri a tutti gli effetti i 13 lavoratori, perchè, pur avendo perso una segmento dell'appalto, attualmente si trova con un numero di lavoratori inferiore a quello di inizio appalto e quasi ordinariamente fa ricorso allo straordinario.

MA ANCHE OGGI, NONOSTANTE LA SITUAZIONE DI GRAVE INCERTEZZA, E' CONTINUATO A REALIZZARSI UN FATTO IMPORTANTE:
Gli operai della Ina Global Service, indipendentemente dalle iscrizioni sindacali, hanno riaffermato la loro volontà di essere uniti, seguendo anche l'appello dello Slai cobas sc.
40, su 46 lavoratori e lavoratrici, hanno firmato nei giorni scorsi la richiesta in Provincia di un Tavolo unico, con la presenza dello Slai cobas sc; tutti, compreso i rappresentanti aziendali dei sindacati confederali, avevano partecipato lunedì scorso all'assemblea in fabbrica convocata dallo Slai cobas; come tutti hanno sostenuto il presidio di questa mattina (convocato solo dallo Slai cobas), come gli interventi del RSA Slai cobas alle Tv locali; ancora, i lavoratori, a fronte del fatto che nonostante la loro richiesta si sono fatti i Tavoli separati (alle 11,30 i confederali - alle 13 lo Slai cobas) per l'opposizione dei sindacati confederali, hanno atteso la fine dell'incontro dello Slai cobas per prendere tutti insieme nuove decisioni.
Un'unità di classe, niente affatto scontata in questo periodo.

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