Comunicato Stampa
Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Nicola Alberta
e del Segretario generale Fim Cisl Taranto Brindisi Valerio D’Alò
ILVA: ACCORDO AL MISE SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
UN PASSO IMPORTANTE PER LA TUTELA DEL LAVORO E PER IL RILANCIO
INDUSTRIALE
Si è appena concluso l’incontro tra il viceministro Teresa Bellanova, le
Organizzazioni sindacali, la Direzione Ilva e la Regione Puglia sugli
ammortizzatori per i lavoratori dei siti Ilva di Taranto e Marghera, che
ammontano dopo l’interruzione della trattativa la scorsa settimana.
Dopo una lunga discussione sui vari punti, è stata raggiunta in serata
un'intesa sulla procedura di cassa integrazione straordinaria avanzata
originariamente dall'azienda per 4.984 lavoratori su un totale di oltre 10.000
lavoratori interessati.
FIM FIOM e UILM hanno sottoscritto l'intesa in quanto coerente con le
richieste avanzate nel corso del negoziato.
L’accordo prevede un tetto massimo di Cigs legata alla procedura di
amministrazione straordinaria di Ilva spa pari ad un numero massimo di 3300
lavoratori (3240 Taranto, 60 Marghera) con sospensioni medie pari a 2465 a
Taranto e 35 nel sito di Marghera.
I lavoratori impiegati sugli impianti che saranno interessati a marcia
ridotta saranno coinvolti in una rotazione bi-settimanale. Per i circa 800
lavoratori addetti al tubificio, tubificio ERW, rivestimenti, e PLA del sito
tarantino, nei periodi di fermo produttivo, è definita una rotazione certa di
una settimana lavorativa a fronte delle sei di Cassa.
Per quanto riguarda la formazione, ILVA si è resa disponibile a una
giornata di formazione aggiuntiva in alternativa alla sospensione e a valutare
la proposta della Regione Puglia in merito ad un tavolo tecnico per esaminare
ulteriori percorsi di strumenti formativi utilizzabili.
Il viceministro Bellanova ha confermato lo stanziamento per il 2017 di 24
milioni di euro per garantire la copertura del 70% della retribuzione dei
lavoratori interessati e la maturazione dei ratei di incidenza retributiva come
nella condizione dei CDS.
Non ci sono invece disponibilità della regione Puglia, come invece era
successo per i lavoratori dell’Ilva di Genova, per l’integrazione del 10% della
retribuzione.
Oltre all'incontro di verifica sulla prossima vendita dell'azienda, la
scadenza per la presentazione delle proposte definitive è il prossimo 3 marzo,
si prevedono verifiche trimestrali in sede di Ministero dello Sviluppo di
monitoraggio dell'accordo sulla Cigs e sull'andamento aziendale.
La FIM-CISL ritiene assolutamente importante l'accordo in quanto tutela i
lavoratori e garantisce un percorso concordato nei prossimi mesi.
L'accordo mette in sicurezza i lavoratori e il loro reddito durante tutta
la fase prossima, che sarà molto impegnativa per i lavoratori, caratterizzata
dagli scenari della vendita e del nuovo piano industriale.
Abbiamo trovato il modo per alleviare l'impatto su tutti i lavoratori e in
particolare su quelli che in questi anni hanno maggiormente pagato la crisi in
prima persona, con la definizione di un sistema di rotazione certo ed esigibile,
sostenuto dalla formazione professionale.
Va valorizzato l'impegno del Governo e del Viceministro Teresa Bellanova a
convocare tempestivamente un incontro prima della conclusione dell'assegnazione
tra le proposte industriali in campo, che risponde alla richiesta sindacale del
pieno coinvolgimento nella costruzione dello sviluppo industriale sostenibile
del gruppo Ilva.
Il cammino per garantire prospettive e rilancio industriale è ancora lungo,
ma l'accordo di oggi rappresenta un passo ulteriore in questa direzione.
Roma, 27 febbraio 2017
Ufficio Stampa Fim Cisl
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