giovedì 12 aprile 2018

ILVA: i sindacato confederali - USB inclusa - minacciano di ritirarsi dalla trattativa, ma domani saranno comunque al tavolo

Dal Corriere di Taranto:

Per il sindacato non solo non devono esserci licenziamenti, ma deve anche essere garantita la continuità economica, sui diritti legge e di contratto. Pertanto, la continuità delle condizioni complessive del lavoratori va mantenuta nella sostanza“. Lo affermano in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto riferendosi alle proposte illustrate quest’oggi da ArcelorMittal nel vertice che si è tenuto al MiSe nell’ambito del negoziato per la cessione dell’Ilva. “II prossimo incontro – aggiungono le sigle sindacali tarantine – è previsto per il 13 aprile e se non dovessero esserci delle modifiche importanti sulle rivendicazioni sindacali, continueranno a venir meno le condizioni per proseguire la trattativa“. Le organizzazioni sindacali ricordano inoltre che la cordata acquirente “ha confermato quanto sottoscritto con il contratto di aggiudicazione del 5 giugno che prevede discontinuità lavorativa, 8848 dipendenti al completamento del piano industriale, taglio dei salario relativo alla contrattazione di secondo livello. ArcelorMittal è ferma sulle posizioni iniziali e sembra non volersi discostare dalle stesse, impedendo di fatto l’avvio della trattativa sindacale“. Fim, Fiom, Uilm e Usb “hanno ribadito – concludono – che le condizioni poste al tavolo dalla multinazionale sono irricevibili“.

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