La questione centrale è che questi cambiamenti sono fatti solo all'insegna del favorire o accettare le pressioni di questo o quell'altro partito o gruppo politico e dietro di loro vi sono gli interessi di settori economici. Quindi sono in genere personaggi burattini, che dovrebbero, se avessero un minimo di dignità, vergognarsi di stare in assessorati che chiaramente hanno poi un impatto con i problemi delle masse popolari, o dei lavoratori, o della città.
L'esempio più evidente di questo è la nomina di Mancarella, finora segretario provinciale del PD, alla Direzione dell'Amiu, delle cui probematiche ne sa più l'ultimo lavoratore dell'Amiu che questo personaggio. E forse questo sarebbe il male minore, se non fosse che l'Amiu è una cloaca - come è venuto fuori dalle inchieste su appalti e criminalità, assunzioni e carriere fulminanti. E invece di affrontare questo facendo pulizia, si ammorba la situazione, realizzando una spartizione dei poteri secondo una spartizione politica.
Lo stesso avviene con gli assessorati - in clima di elezioni devono andare avanti PD e gruppo Bitetti.
Abbiamo un'esperienza diretta di questo andazzo di assessori burattini nell'assessorato Pubblica Istruzione, dove anche i precedenti assessori - ultimo Cinquepalmi - non contavano niente e non sapevano niente; con loro gli incontri erano e sono imbarazzanti.
Tutto questo non ci meraviglia, avviene purtroppo in tutte le giunte e in tutte le città. E sono tra il ridicolo e l'inutile i lamenti di alcuni consiglieri "votati dai cittadini" (lo sono tutti...) che sembra che ora scoprono che "il sistema è malato, marcio".
Il "sistema" è questo, non può essere differente in un sistema borghese in cui contano sempre e comunque gli interessi dei settori economici, politici dominanti e in cui invece non contano niente gli interessi, le condizioni di lavoro, di vita dei lavoratori, i diritti delle masse popolari, dei disoccupati, delle donne, dei giovani senza futuro.
Volete stare in questo sistema, farne la stampella? E allora tenetevi questi sporchi giochi politici.
Se volete fare altro, più serio allora dovete cambiare mestiere.
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