Agli operai della Maschio - Bergamo
Dai lavoratori e lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di Taranto un forte saluto di solidarietà e unità.
Stiamo seguendo la vostra coraggiosa battaglia, la stiamo facendo conoscere anche a Taranto.
E' un esempio importante di giusta e determinata lotta contro gli attacchi dei padroni, l'attacco al posto di lavoro, ai diritti sindacali, contro la repressione per eliminare le avanguardie di lotta e piegare tutti gli altri lavoratori.
Siamo sicuri che vincerete!
Dal Nord al sud:
Il posto di lavoro non si tocca! Lo difenderemo con la lotta!
Sostegno alla tenda per il lavoro e contro la repressione alla Maschio Grezzago
Mandate messaggi di solidarietà - delegatodibase@gmail.com
DALLA TENDA PER IL LAVORO:
L’ASSEMBLEA DECIDE UNA NUOVA SETTIMANA PER LA TENDA CONTRO I LICENZIAMENTI SELETTIVI E REPRESSIVI, PER UNA MOBILITAZIONE OPERAIA E POPOLARE CHE RIPORTI IN FABBRICA TUTTI GLI OPERAI
regalo di Maschio ns, operaio costretto a correre per far funzionare 3 macchine
provocatore aziendale che ha provato anche a seguire verso casa gli operai
Cronaca di due giorni caldi.
Nel programma della prossima settimana c’è anche l’Inps, perché si fanno sentire i giorni che passano senza lavoro e senza stipendio, senza la miseria della cassaintegrazione che il governo degli ingannapopolo ha garantito più volte ma che non arriva.
Una condizione che è arrivata a colpire anche la giornalista di RAI 3
raggiunta da una delegazione di operai in corso Sempione, quando sente ‘...non abbiamo nemmeno 150 euro per mandare i nostri figli ai campi estivi, dopo mesi di pandemia, ora c’è anche l’ostacolo economico alla ripresa di un pò di socialità e serenità per i nostri figli…’ tanto che si impegna per un servzio alla tenda, che aspettiamo.
Gli operai non lasciano intentata alcuna strada, hanno chiesto, e cominciano ad essere ricevuti dai sindaci della zona, a partire da Grezzago quello della fabbrica e Canonica, che è il paese in cui risiede la maggioranza degli operai.
Gli occhi sono puntati anche alla Prefettura di Milano, che proprio ieri ha risposto allo Slai Cobas sc che a marzo aveva chiesto un sopralluogo per il mancato rispetto delle norme anticontagio, confermando di aver sanzionato l’azienda.
Lo tensione resta alta, gli sforzi comuni per affrontare le difficoltà di questi giorni hanno creato una nuova unità tra gli operai che fin’ora erano stati colleghi, amici.
Ci sono state visite alla tenda, tutte apprezzate, ognuna con il suo peso. La Protezione Civile di Grezzago ha portato generi di conforto, alcuni operai di fabbriche vicine la loro solidarietà.
Radio Onda d’Urto ha dato voce alla lotta e Lorenzin della Gazzetta della Martesana, il diffuso settimanale locale ha ripreso le ragioni della mobilitazione.
Importante e calorosa la solidarietà, l’appoggio politico e pratico che il Fronte dei Giovani Comunisti, interni al Patto d’Azione, hanno portato agli operai e allo Slai Cobas sc.
Un incontro molto apprezzato dai giovani compagni come dagli operai, che hanno confermato la volontà di andare fino in fondo, di voler rientrare in fabbrica, contro la repressione selettiva del padrone che li vuole licenziare perchè hanno messo in discussione le sue leggi, la sua autorità (gli operai ricordano spesso come Maschio avesse l’abitudine di dire ‘sono il vostro dio...’).
Il centro quindi resta la lotta, con l’obiettivo di sviluppare e organizzare una mobilitazione operaia e popolare attorno alla tenda, che oggi segna la resistenza di questi operai.
regalo di Maschio ns, operaio costretto a correre per far funzionare 3 macchine
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provocatore aziendale che ha provato anche a seguire verso casa gli operai
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Cronaca di due giorni caldi.
Nel programma della prossima settimana c’è anche l’Inps, perché si fanno sentire i giorni che passano senza lavoro e senza stipendio, senza la miseria della cassaintegrazione che il governo degli ingannapopolo ha garantito più volte ma che non arriva.
Una condizione che è arrivata a colpire anche la giornalista di RAI 3
raggiunta da una delegazione di operai in corso Sempione, quando sente ‘...non abbiamo nemmeno 150 euro per mandare i nostri figli ai campi estivi, dopo mesi di pandemia, ora c’è anche l’ostacolo economico alla ripresa di un pò di socialità e serenità per i nostri figli…’ tanto che si impegna per un servzio alla tenda, che aspettiamo.
Gli operai non lasciano intentata alcuna strada, hanno chiesto, e cominciano ad essere ricevuti dai sindaci della zona, a partire da Grezzago quello della fabbrica e Canonica, che è il paese in cui risiede la maggioranza degli operai.
Gli occhi sono puntati anche alla Prefettura di Milano, che proprio ieri ha risposto allo Slai Cobas sc che a marzo aveva chiesto un sopralluogo per il mancato rispetto delle norme anticontagio, confermando di aver sanzionato l’azienda.
Lo tensione resta alta, gli sforzi comuni per affrontare le difficoltà di questi giorni hanno creato una nuova unità tra gli operai che fin’ora erano stati colleghi, amici.
Ci sono state visite alla tenda, tutte apprezzate, ognuna con il suo peso. La Protezione Civile di Grezzago ha portato generi di conforto, alcuni operai di fabbriche vicine la loro solidarietà.
Radio Onda d’Urto ha dato voce alla lotta e Lorenzin della Gazzetta della Martesana, il diffuso settimanale locale ha ripreso le ragioni della mobilitazione.
Importante e calorosa la solidarietà, l’appoggio politico e pratico che il Fronte dei Giovani Comunisti, interni al Patto d’Azione, hanno portato agli operai e allo Slai Cobas sc.
Un incontro molto apprezzato dai giovani compagni come dagli operai, che hanno confermato la volontà di andare fino in fondo, di voler rientrare in fabbrica, contro la repressione selettiva del padrone che li vuole licenziare perchè hanno messo in discussione le sue leggi, la sua autorità (gli operai ricordano spesso come Maschio avesse l’abitudine di dire ‘sono il vostro dio...’).
Il centro quindi resta la lotta, con l’obiettivo di sviluppare e organizzare una mobilitazione operaia e popolare attorno alla tenda, che oggi segna la resistenza di questi operai.
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