Comunicato stampa e invito a
conferenza stampa
NO la situazione al cimitero in
materia di legalità/diritti sindacali/bonifica non può andare
cosi.
Nel silenzio assenso di molti un nostro lavoratore e rappresentante sindacale Slai cobas il
16 maggio è stato aggredito in maniera gravissima, improvvisa,
subendo uno sfiguramente della faccia (sanginamento naso,
occhio) e una conseguente operazione che ha subito all'ospedale SS. Annunziata, con prognosi di 35 giorni.
Quanto avvenuto non è stata affatto una questione "personale" ma una azione compiuta dal referente aziendale per il cimitero di Taranto nei confronti dell'allora responsabile sindacale dello Slai cobas, impegnato in occasione dei lavori preparatori di bonifica al cimitero per discutere con l'azienda le modalità in cui gli addetti dovevano operare, le misure di sicurezza e le corresponsioni economiche di questo lavoro aggiuntivo - Cosa che l'azienda non ha voluto assolutamente discutere con il sindacato ma gestire in maniera oscura privilegiando alcuni lavoratori invece che tutti i lavoratori.
L'ulteriore gravità all'avvenimento è data dal fatto che è avvenuto in maniera inqualificabile sul posto di lavoro, in cui occorre garantire e mantenere il massimo rispetto del servizio e del luogo.
A questo è seguito un clima di accanita intimidazione verso tutti i dipendenti iscritti allo slai cobas che all'epoca dei fatti 16 maggio erano 35 su 43 nei due cimiteri.
Ogni sollecitazione perchè questo avesse fine non ha trovato
riscontro da parte dell'azienda, così come non vi è stato da
parte del Comune - stazione appaltante - un adeguato intervento volto a ripristinare legalità su questo posto di lavoro e
trasparenza nella gestione dell'attività preparatoria delle
bonifica, almeno per quanto riguarda il lavoro affidato alla DR
multiservice.Quanto avvenuto non è stata affatto una questione "personale" ma una azione compiuta dal referente aziendale per il cimitero di Taranto nei confronti dell'allora responsabile sindacale dello Slai cobas, impegnato in occasione dei lavori preparatori di bonifica al cimitero per discutere con l'azienda le modalità in cui gli addetti dovevano operare, le misure di sicurezza e le corresponsioni economiche di questo lavoro aggiuntivo - Cosa che l'azienda non ha voluto assolutamente discutere con il sindacato ma gestire in maniera oscura privilegiando alcuni lavoratori invece che tutti i lavoratori.
L'ulteriore gravità all'avvenimento è data dal fatto che è avvenuto in maniera inqualificabile sul posto di lavoro, in cui occorre garantire e mantenere il massimo rispetto del servizio e del luogo.
A questo è seguito un clima di accanita intimidazione verso tutti i dipendenti iscritti allo slai cobas che all'epoca dei fatti 16 maggio erano 35 su 43 nei due cimiteri.
Anche il consiglio comunale e
la giunta sono stati informati di questo, ma senza alcun
riscontro e intervento.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe convoca quindi per il 12 giugno 2020 - una conferenza stampa - luogo e orario da confermare - per illustrare la situazione con dovizia di particolari documentati e per informare su tutte le iniziative sindacali e legali che sono in corso e programmate.
Slai cobas per il sindacato di classe
Taranto
3471102638
Nessun commento:
Posta un commento