Il vento di rivolta contagia tutti i paesi imperialisti
In Italia come negli USA: contro sfruttamento e razzismo di stato
In Italia come negli USA: contro sfruttamento e razzismo di stato
Da Minneapolis a tutte le città USA, da settimane si sviluppa in tutte le forme un grande movimento di massa contro le uccisioni razziste della polizia che è divenuta una lotta contro Trump e l'intero sistema del capitale USA, fondato sullo sfruttamento e il razzismo interno e sul dominio e l'oppressione dei proletari e dei popoli oppressi dall'imperialismo.
Alla rivolta di massa che ha risposto colpo su colpo e in tutte le forme alla repressione di Stato con l'uso della guardia nazionale e dell'esercito, si è un unito un vasto movimento, Black Lives Matter, con la diffusa partecipazione di bianchi, e un ampio movimento giovanile a fianco della popolazione nera ha infranto le barriere razziali in nome della comune condizione di sfruttamento e di oppressione.
In molte piazze le masse manifestano insieme a gruppi sindacali classisti e combattivi a dimostrazione del fatto che il barbaro omicidio di George Floyd ha fatto da detonatore di un
malcontento che covava già da tempo in seno al proletariato a seguito di una crisi capitalistica resa ancor più profonda con l'emergenza-CoVid 19.
Dagli Stati Uniti è partito un vento di protesta operaia e popolare che tocca diversi paesi del mondo, e, in Europa, la Francia e la Gran Bretagna in particolare.
Da esso ci viene quindi la spinta a rilanciare, sviluppare anche in Italia, la lotta contro lo sfruttamento capitalista/imperialista e il razzismo di Stato, che in questi ultimi anni è stato ulteriormente inasprito con i due Decreti Sicurezza di Salvini e confermato da una sanatoria-farsa che non riconosce ai lavoratori immigrati la possibilità di denunciare le condizioni di supersfruttamento, lasciando l’emersione al buon cuore (o convenienza) dei padroni e dei capitali, cioè gli unici veri beneficiari delle politiche razziste e xenofobe.
Anche e ancor più in Italia la violenza contro gli immigrati è insita e funzionale al sistema del capitale, è esercitata sistematicamente e direttamente come arma di ricatto dai caporali e dai padroni, nei campi come nei ristoranti, nelle fabbriche come nei magazzini.
Come hanno dimostrato e stanno dimostrando i lavoratori della logistica, solo la lotta unitaria dei lavoratori e delle lavoratrici, autoctoni e immigrati da ogni angolo della terra, può imporre una battuta d'arresto sia alle logiche schiavistiche dei padroni, sia al veleno del razzismo profuso a piene mani dalle destre e alimentato dalle politiche dell'UE e dei governi al servizio dei padroni di scaricamento della crisi sulle condizioni di lavoro, reddito, diritti, salute , sicurezza
Non a caso, quando i lavoratori con dure lotte riescono a conquistare dignità e diritti nei luoghi di lavoro, il capitale chiama lo Stato ad esercitare la violenza di classe, come dimostra chiaramente quanto è avvenuto e sta avvenendo alla Fedex/TNT di Peschiera Borromeo nei pressi di Milano.,
La rivolta statunitense, così come l'impatto drammatico che la crisi-Covid sta determinando sulle vite di miliardi di proletari a ogni angolo della terra, richiamano con forza la necessità storica del rovesciamento del capitalismo , dei suoi stati e dei suoi governi Serve l'organizzazione politica e sociale di classe e la costruzione di un ampio fronte unito di classe organizzato, sia in Italia che su scala internazionale.
È quindi con questo spirito di unità internazionalista che il Patto d’Azione invita a partecipare alle iniziative in corso in questi giorni davanti ai consolati USA, in consonanza con le iniziative analoghe negli altri paesi europei, e come momento di un’iniziativa più generale contro il razzismo in Italia, strumento di divisione e oppressione del proletariato.
Patto d’Azione anticapitalista - per un fronte unico di classe
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