martedì 9 giugno 2020

La piattaforma del Consiglio di fabbrica di ArcelorMittal - La piattaforma dello Slai cobas per il sindacato di classe

DAL COMUNICATO DEL CONSIGLIO DI FABBRICA DI ARCELORMITTAL 

“In questi mesi abbiamo assistito a continui annunci del governo in base all’accordo del 4 marzo 2020, tra la gestione commissariale e Arcelor Mittal, in cui il sindacato è stato completamente estromesso – denunciano i sindacati -. Inoltre, il 5 giugno 2020 il governo, inspiegabilmente, ha dato la possibilità ad AMI di presentare un ulteriore piano industriale che rinvia al 2025 le innovazioni tecnologiche insieme al piano di risanamento ambientale. L’unica cosa certa contenuta all’interno del piano industriale sono gli esuberi del personale di Ilva in AS, di AMI, e le pesantissime ricadute sul piano occupazionale nel bacino degli appalti”.

Fim, Fiom e Uilm ritengono “inaccettabile l’atteggiamento del governo che continua a trattare con Arcelor Mittal, una controparte che ha dato dimostrazione di essere un soggetto inaffidabile e che non rispetta gli impegni sottoscritti continuando a rinviare gli investimenti sulle innovazioni tecnologiche e non garantendo la manutenzione degli impianti”.

Il consiglio di fabbrica, dopo un’ampia discussione, ha deciso di costruire una piattaforma con cui caratterizzare le prossime iniziative di mobilitazione, a partire dallo sciopero di 24 ore di domani 9 giugno indetto per tutto il gruppo ex Ilva, compreso il mondo dell’appalto.

“Riteniamo fondamentale illustrare ai lavoratori i punti programmatici per avere chiaro il percorso di mobilitazioni e l’obiettivo da perseguire per il futuro ambientale, occupazionale e produttivo del sito di Taranto.

· Nessun licenziamento. L’accordo del 6 settembre 2018 prevede zero esuberi e la tutela dei lavoratori di ILVA in AS attraverso la clausola di salvaguardia occupazionale. Non intendiamo mettere in discussione quanto sottoscritto in sede ministeriale;

· Integrazione salariale e rotazione equa con la ripartenza delle manutenzioni e degli impianti attualmente fermi;

· Appalto. Ripresa delle attività previste dal piano ambientale e interventi manutentivi necessari a ricollocare gli stessi lavoratori del mondo dell’appalto;

· Innovazione tecnologica e completamento del piano ambientale non possono subire ulteriori slittamenti;

· Introduzione della Valutazione di Impatto Sanitario Preventivo;

· Provvedimento speciale per Taranto. Introduzione di misure specifiche per la tutela dei lavoratori con strumenti idonei affinché nessuno rimanga indietro;

· Maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali e delle parte sociali sul fronte degli investimenti previsti dal CIS, necessari a far ripartire un’economia diversificata e che dia nuove possibilità di lavoro in un territorio particolarmente provato dal punto di vista occupazionale”.

Domani “ribadiremo la nostra netta contrarietà ad avviare una trattativa con un interlocutore che si è mostrato irrispettoso, oltre che inaffidabile, verso i Lavoratori e la Comunità in spregio agli accordi sottoscritti” affermano ancora i sindacati metalmeccanici di Taranto.

Mercoledì 10 giugno alle ore 8:30, dopo gli esiti che emergeranno dall’incontro ministeriale, nuovo consiglio di fabbrica “per assumere iniziative di mobilitazione affinché sia chiaro al governo che qualora non assumerà una posizione chiara rispetto al futuro di migliaia di lavoratori il Sindacato non resterà a guardare”.


LA PIATTAFORMA DELLO SLAI COBAS SC - CHE VALE ORA E ANCHE SE VA VIA MITTAL
- Difesa di tutti i posti di lavoro, cassintegrazione al 100%
- Rientro dei cassintegrati, compresi quelli in Ilva AS
- Difesa del salario
- Riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga
- Accelerazione con organico interno dei lavori di ambientalizzazione, bonifica, risanamento impianti,
- Regolazione dell'eventuale esubero solo con provvedimenti di prepensionamento dei lavoratori (amianto - 25 anni bastano) necessari nella siderurgia e a Taranto in particolare.

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