martedì 1 dicembre 2020

Anche a Taranto lo stato della sanità è molto grave e a volte invece che luogo di cura può diventare luogo di contagi e di morte

Su questo è importante ogni voce di denuncia, di protesta, soprattutto se viene dall'interno della sanità.
Per questo oggi pubblichiamo stralci di una lettera - riprendendola dal Corriere di Taranto.
 
"...da una struttura della nostra provincia, l’ospedale ‘San Giuseppe Moscati‘, che ricaviamo da fonte certa una testimonianza di quella che è una realtà che molti conoscono ma ignorano volutamente.

La nostra fonte, che per ovvie ragioni non possiamo citare, ci segnala che “al Moscati, non ci sono percorsi separati tra personale ed utenza. Che è sempre molta perchè, pur essendo ridotte o sospese le visite ambulatoriali in genere, perché gli ambulatori di Oncologia ed Ematologia sono aperti per i controlli e le somministrazioni delle chemioterapie. Entrano pazienti e spesso accompagnatori ai quali viene controllata solo la temperatura e credo, fatta compilare una scheda di triage. Poi i pazienti si ritrovano a stare tutti insieme in attesa del proprio turno, spesso in spazi inadeguati per il distanziamento sociale”.

Inoltre, prosegue la nostra fonte, “per il personale c’è un solo ascensore, piccolo e con la chiave, che quasi tutti i neo assunti non hanno. Nei reparti di psichiatria ed ematologia, ci sarebbero diversi casi di positività tra gli operatori e non si stanno effettuando i tamponi di controllo al personale asintomatico in servizio. Se cosi fosse, la cosa sarebbe ancor più grave in quanto, soprattutto in ematologia i pazienti ricoverati, molto spesso, sono immunodepressi e quindi altamente a rischio“...

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