lunedì 14 dicembre 2020

Braccianti stranieri supersfruttati - Lo Slai cobas chiama ad organizzarsi per lottare

Caporalato: avvisi di garanzia per 6 persone

pubblicato il 14 Dicembre 2020

Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile e il Commissariato di Manduria hanno notificato a sei persone – 4 donne e 2 uomini – altrettanti avvisi di conclusione indagini e avvisi di garanzia, emessi dalla Procura della Repubblica di Tarantoa firma della dottoressa Daniela Putignano, per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, c.d. caporalato.
I fatti risalgono all’estate scorsa...
Le indagini hanno ricostruito la rete di persone che approfittavano dello stato di bisogno degli stranieri, per i quali il lavoro in agricoltura rappresentava l’unica fonte di sostentamento, in spregio a qualsiasi norma a tutela della loro salute e sicurezza.
I braccianti erano stati obbligati a trascorrere le prime tre notti all’interno del campo nei pressi di alcuni ruderi per poi essere collocati, tutti, all’interno del garage di uno degli indagati, luogo privo di infissi, di servizi igienici e di acqua potabile all’interno del quale erano stati creati dei giacigli di fortuna; luogo palesemente inidoneo ad ospitare persone.
Allo stesso modo, lo sfruttamento delle vittime si palesava anche dal mancato rispetto di tutte le prescrizioni in tema di sicurezza e igiene sul posto di lavoro, tanto che i lavoratori operavano sprovvisti di dispositivi antinfortunistici, senza alcuna preventiva visita medica.
È stata anche contestata l’assoluta violazione della normativa sugli orari di lavoro atteso che i turni di lavoro avevano una durata di gran lunga superiore a quella prevista dalla contrattazione collettiva di settore, senza la previsione di alcun periodi di riposo.

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