In Puglia, a Taranto i numeri di decessi, di contagiati, non si riducono affatto, e la trasformazione della nostra Regione in zona gialla non poggia assolutamente su un miglioramento della situazione, ma anche qui solo sulla salvaguardia degli interessi di commercianti, ristoratori.
Mentre in parlamento dilaga la guerra tra bande di ministri e parlamentari dediti alla salvaguardia delle loro poltrone e della grande mangiatoia dei fondi europei e pubblici - usati fino ad ora come misere mance buttate ai cani per tenere legate a se le masse - è assolutamente necessario per proletari e masse popolari prendere la parola attraverso la lotta e la ribellione;
è assolutamente necessario riempire di contenuti e di forze di lavoratori, masse popolari l'opposizione vera a questo governo, a queste istituzioni, ai padroni che li guidano di fatto, per difendere lavoro, salario, sanità, scuola, salute, sicurezza e vita.
L'11 e il 12 dicembre proletari comunisti anche a Taranto condurrà due giornate di propaganda e agitazione per chiarire la situazione politica e sociale e indicare la via alternativa da costruire.
Il 18 e 19 dicembre sono indette dal Patto d'azione anticapitalista - per un fronte unico di classe due giornate di mobilitazioni sui posti di lavoro e nelle piazze per dare forza e organizzazione alla piattaforma approvata dall'assemblea nazionale che risponde alle esigenze degli operai e delle masse sia sul piano sociale e sindacale, sia sul piano politico per elevare coscienza e scontro.
L'assemblea nazionale dei lavoratori combattivi del 29 novembre ha deciso uno sciopero di dimensione nazionale per il 29 gennaio 2020, preparato da un percorso di assemble, lotte e scioperi parziali, volto a innescare un'onda generale capace di imporre le esigenze dei lavoratori a governo, padroni e i sindacati confederali complici per cambiare i rapporti di forza della lotta di classe in tempi di pandemia.
proletari comunisti/PCm-Italia
5 dicembre 2020
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