venerdì 4 dicembre 2020

Mentre all'ArcelorMittal parte uno screening di massa - il coronavirus si porta via un operaio AM di Noviligure di 51 anni

Ora bisogna rivedere protocolli di sicurezza, numeri della presenza in fabbrica, dispositivi di sicurezza, condizioni di lavoro condizione dei trasporti interni ed esterni, spogliatoi, mense in tutti gli stabilimenti

iniziativa in settimana all'ArcelorMittal Taranto  - 18 dicembre iniziativa di lotta all'appalto AM

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Abitava in città ma era originario di Ovada. Si è spento a Torino dove era ricoverato per l'aggravarsi delle sue condizioni

NOVI LIGURE — Avrebbe compiuto 52 anni tra pochi giorni Giorgio Garrone, dipendente dello stabilimento novese della ArcelorMittal che si è spento a Torino, dove era stato ricoverato a causa del coronavirus. In un primo momento era stato curato all'ospedale San Giacomo poi, visto l'acuirsi delle sue condizioni, era stato trasferito nel capoluogo. Garrone, originario di Ovada ma da tempo residente a Novi Ligure in via Trento, è morto martedì ma la notizia si è diffusa solamente ieri, dopo l’annuncio dato dalla Fiom Cgil di Alessandria.

Lo scorso 25 novembre, in occasione dello sciopero di tutto il gruppo ex Ilva, era emerso che nello stabilimento di strada Boscomarengo c'erano una quindicina di presunti casi di Covid tra i dipendenti attualmente al lavoro. Si trattava per lo più di positivi asintomatici o di persone in isolamento volontario preventivo per essere stati a contatto con altre persone e ancora in attesa di tampone.

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