lunedì 14 febbraio 2022

Ieri a Taranto con gli operai della GKN

E quindi a Taranto è andata così. Si conclude la tappa pugliese. 2000 km percorsi. Centinaia di partecipanti. Decine di vertenze conosciute tra cui oggi quella della Tessitura di Mottola. E non c'è resa, non c'è rassegnazione ma solo tanta rabbia che cresce dentro noi. #insorgiamo

Ieri in piazza Della Vittoria un centinaio di persone, lavoratori, compagni e compagne, hanno partecipato all'importante e atteso incontro con gli operai della Gkn, affinchè le lotte dei lavoratori e lavoratrici - soprattutto quelle contro licenziamenti e delocalizzazioni - si uniscano dal nord al sud contro padroni e governo.

Prossimo appuntamento il 26 marzo a Firenze!

In attesa di pubblicare alcuni degli interventi, riportiamo da articoli stampa:

Da Giornale di Puglia

Vertenza Gkn: si conclude la tappa pugliese dell’Insorgiamo tour
TARANTO - Sono centinaia le persone che hanno partecipato ai tre appuntamenti pugliesi dell'Insorgiamo tour che, assieme a Jesi e Bologna la settimana scorsa, hanno inaugurato il giro italiano di eventi e iniziative degli operai Gkn in vista della mobilitazione nazionale a Firenze del 26 marzo prossimo.

Oltre duemila chilometri percorsi in tre giorni, che hanno permesso alla delegazione dei venti operai e solidali toscani di incontrare vertenze, movimenti sociali e associazioni territoriali in Puglia.
Secondo Matteo Moretti, delegato RSU ex Gkn "essere a tanti chilometri da casa e ricevere un abbraccio collettivo dai compagni e dalle compagne pugliesi è stato molto emozionante. L'eco della nostra vertenza è arrivato fino a quaggiù e crediamo, e speriamo, che possa essere utile ai lavoratori e alle lavoratrici che abbiamo incrociato come spunto per una riorganizzazione nei luoghi di lavoro, e che possa servire da scintilla utile per alzare la testa e insorgere contro leggi ingiuste e lo strapotere della finanza. Quello che serve? La volontà, l'autonomia di pensiero e di azione, e questo a prescindere dall'appartenenza sindacale di ognuna e ognuno di noi".

Le varie tappe sono anche un momento necessario per creare rete con le altre lotte operaie e vertenze in atto, come quella della Tessitura Mottola di Taranto che riguarda 115 lavoratori, dal 2004 alle dipendenze di un'impresa che ha deciso, secondo le logiche opportunistiche della delocalizzazione, di chiudere lo stabilimento pugliese, mettendo in liquidazione l'azienda subito dopo il primo decreto pandemico e dopo aver messo in cassa Covid tutti i dipendenti, in questo momento in presidio permanente di fronte alla fabbrica.

Secondo Nico Caragno, RSA Slai COBAS Tessitura Mottola, "oggi siamo in piazza con la Gkn perchè ci sentiamo molto vicini alla loro lotta, perchè anche noi stiamo subendo la scelta dell'azienda di delocalizzare visto che tutte le commesse stanno venendo dirottate sulle sedi estere, soprattutto Repubblica Ceca ed Egitto. Al momento siamo in Cassa Integrazione straordinaria fino alla fine dell'anno, dopodiché ci sarà la NASPI per tutti quanti. La nostra lotta a fianco Gkn" continua Caragno, "oltre che a sostenere la legge sulle delocalizzazioni mira ad avere una bozza di accordo simile a quello ottenuto dal Collettivo di Fabbrica a cominciare dal mantenimento del posto di lavoro per tutti gli operai della tessitura. Per questo dobbiamo unire le lotte, sostenerci tutti e far sentire la nostra voce visto che nessuno può provvedere al nostro futuro, se non noi stessi".

Da La Nazione di Firenze

Gkn, "Insorgiamo tour" ha fatto tappa a Taranto

Firenze, 13 febbraio 2022 - Oggi ha fatto tappa a Taranto, con un sit-in piazza della Vittoria, l'iniziativa itinerante 'Insorgiamo tour' degli operai ex Gkn (adesso Qf spa) di Campi Bisenzio ( Firenze), che proseguono la mobilitazione anche dopo l'acquisizione integrale delle quote societarie da parte dell'imprenditore Francesco Borgomeo (prima advisor della vecchia proprietà) e dopo il ritiro della procedura di licenziamento collettivo per 422 dipendenti. Il ciclo di incontri ed eventi è organizzato dal Collettivo di Fabbrica ex Gkn e dal gruppo di supporto 'Insorgiamo' in vista della manifestazione nazionale a Firenze del 26 marzo prossimo. Dopo le tappe di Jesi e Bologna della settimana scorsa, il presidio è arrivato a Lecce, Bari e, questa mattina, a Taranto. L'obiettivo, è detto in una nota dei promotori, è quello di «creare rete con le altre lotte operaie e vertenze in atto, come quella di Cemitaly e, in particolare, della Tessitura Mottola che riguarda 115 lavoratori, dal 2004 alle dipendenze di un'impresa che ha deciso, secondo le logiche opportunistiche della delocalizzazione, di chiudere lo stabilimento pugliese, mettendo in liquidazione l'azienda subito dopo il primo decreto pandemico e dopo aver messo in cassa Covid tutti i dipendenti, in questo momento in presidio permanente di fronte alla fabbrica».

Nico Caragno dello Slai Cobas ha detto che i lavoratori ex Tessitura Mottola stanno «subendo la scelta dell'azienda di delocalizzare. Al momento siamo in cassa integrazione straordinaria fino alla fine dell'anno, dopodiché ci sarà l'indennità Naspi per tutti quanti. Oltre a sostenere la legge sulle delocalizzazioni, miriamo ad avere una bozza di accordo simile a quello ottenuto dal Collettivo di Fabbrica ex Gkn, a cominciare dal mantenimento del posto di lavoro per tutti gli operai della Tessitura». Per Matteo Moretti, delegato Rsu ex Gkn «l'eco della nostra vertenza è arrivato fino a quaggiù e crediamo, e speriamo, che possa essere utile ai lavoratori e alle lavoratrici che abbiamo incrociato come spunto per una riorganizzazione nei luoghi di lavoro, e che possa servire da scintilla utile per alzare la testa e insorgere contro leggi ingiuste e lo strapotere della finanza».

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