lunedì 21 febbraio 2022

Soldi rubati alle bonifiche - Draghi persiste...

Il governo sempre e solo a favore dei padroni!

(dalla stampa) - Il governo interverrà per rimettere a posto le cose - "mettere a posto le cose" per Draghi significa dare soldi ai padroni, ora per la produzione, e toglierli per la salute dei lavoratori e cittadini di Taranto e anche per il lavoro che dovrebbero fare i 1600 operai in cigs di Ilva AS - per dare ad Acciaierie d'Italia (l'ex Ilva) almeno una parte dei fondi cancellati da un "blitz" di maggioranza con un emendamento al Milleproroghe. Il premier, Mario Draghi, lo ha fatto capire ai capi delegazione giovedì, nella riunione convocata per avvertirli della sua indisponibilità ad andare avanti se le decisioni del Consiglio dei ministri continueranno ad essere sconfessate.

E il governo, con il Parlamento, starebbe già studiando come porre rimedio... Le correzioni potrebbero non arrivare subito, visto che il decreto Milleproroghe è in scadenza e sarà blindato con due voti di fiducia, in settimana, prima alla Camera poi al Senato.

E Draghi trova subito l'appoggio del PD (che come ora alcuni operai chiamano: Partito di Destra o comunisti di destra...): "Ha fatto bene", dice Enrico Letta, "a strigliare la maggioranza": il segretario Pd ha rimproverato i deputati dem per aver votato contro il governo su Ilva, per ridare alle bonifiche i 575 milioni che l'esecutivo aveva destinato alla società.

Il risultato di quel voto, osservano dal governo, è che ora si dovrà intervenire a sostegno dell'azienda con una nuova norma - quindi, comunque i soldi vanno dati, anche scavalcando il parlamento. In futuro, suggerisce il segretario Pd, "come metodo bisogna distinguere i temi negoziabili da quelli non negoziabili, su cui è giusto mettere la fiducia". 

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