Buongiorno a tutti sono Nico della Tessitura di Mottola. Innanzitutto vorrei ringraziare il collettivo di fabbrica Gkn per questo spazio, per questa meravigliosa iniziativa di cercare di unire tutte queste realtà che si stanno presentando nella nostra nazione soprattutto su questo fenomeno chiamato delocalizzazione.
Io sono operaio di 115 che si trovano nella stessa situazione della Gkn; infatti, tutto sommato l'evoluzione della storia è stata la stessa, avevamo problematiche a livello sindacale con le RSU per turnazioni di lavoro e anche moratorie firmate dai confederali che sono durate per anni e che hanno penalizzato tantissimo non solo la retribuzione dei lavoratori ma anche la vita sociale, noi prima della pandemia, prima di marzo 2020 eravamo in solidarietà per un presunto calo di commesse. Però più passavano i mesi e più ci giungevano notizie che i camion di commesse che dovevano arrivare da noi partivano per la Repubblica Ceca pieni zeppi - la Tessitura di Mottola fa parte di un gruppo, Albini group, che risiede a Bergamo e ha uno stabilimento nella Repubblica Ceca da 10 anni e uno nuovo aperto in Egitto.
A noi hanno dato la solidarietà per cali di commesse, mentre hanno incrementato il lavoro alle aziende all'estero; nella repubblica Ceca hanno un contratto a chiamata, lavoravano 2 giorni a settimana, adesso si ritrovano a lavorare sei giorni su sette a turni continui e anche a ciclo notturno.Arrivato il primo decreto pandemico siamo passati in cassa covid da marzo a giugno, quando i ci è arrivata la comunicazione che erano in liquidazione. Quindi adesso che è terminata la pioggia della cassa covid ci ritroviamo nel count down cassa straordinaria fino al 31/12 di quest'anno, dopodiché nessun futuro, tra l’altro non c'è stato nulla in questi due anni passati.
Colgo la palla al balzo di questa iniziativa per dire che è fondamentale unirci soprattutto in questa data del 26 marzo, di questa manifestazione nazionale, perché mi sembra giusto che oltre a fare sentire la nostra voce, dobbiamo fare sentire la nostra presenza, soprattutto perchè non siamo 5 o 6 o 7 operai senza lavoro, continuando in questa maniera ci saranno migliaia di famiglie in mezzo a una strada per colpa della delocalizzazione.
Questa è una cosa brutta. Noi facevamo tessuti di camicie per maison importanti, non solo italiane ma anche straniere, parliamo di alta moda. Il Gruppo Albini prima della pandemia scriveva sui giornali a caratteri cubitali che aveva incrementi di ricavi e trovava misure sostenibili per il tessile. E io pensavo che in quei ricavi che aumentavano c'era il nostro operato, della Tessitura di Mottola.
Adesso sembra che Tessitura di Mottola non faccia più parte di quel gruppo, come se fosse un'azienda a sé nata nel 2004 e chiusa tranquillamente perché doveva chiudere punto e basta.
Io ho letto un attimo l'accordo che hanno ottenutoi lavoratori della Gkn e ci sono cose molto importanti, e soprattutto delle tutele per noi lavoratori che ci troviamo di fronte a questo fenomeno della delocalizzazione.
C'è un punto in particolare: il richiamo all'articolo 2112 che è previsto per le cessioni di azienda. Per noi lavoratori è una grande tutela, questo ci garantirebbe l'assunzione delle 115 persone - permettermi, licenziate in maniera violenta, perché non è colpa nostra se ci troviamo fuori ai cancelli, non siamo stati noi che abbiamo chiuso la azienda, sono loro che stanno chiedendo per fare ancora più profitti all'estero, non gli è bastato tutto quello che hanno ottenuto qui a Mottola, dove hanno ottenuto qualsiasi tipo di finanziamento, cassa integrazione a pioggia, dal 2007 CIG ordinaria, ecc.
Un altro punto fondamentale dell'accordo è l'anticipazione della CIG e lasua integrazione. Per noi sono oramai due anni che l'azienda ha interrotto l'anticipazione della cig,quindi aspettiamo le tempistiche dell'INPS. L’anno scorso siamo stati 6 mesi senza stipendio e non so neanche come ho fatto per arrivare a fine mese per garantire una vita decente alla mia famiglia.
In tutto questo poi c'è stato, come dice il nostro responsabile Cobas, un accordo cartone, l'azienda voleva fare un accordo con i sindacati confederali che dava un incentivo all'esodo di 40 operai di €14000 lordi in quattro rate, noi 17 anni di lavoro svenduti per €14000 lordi in 4 rate. Questo fa ridere, però ringrazio la forza dei Cobas, di questi pochi iscritti che siamo riusciti a intervenire in un'assemblea sindacale, anche se non ci volevano fare entrare, e far saltare questo accordo cartone.
Vorrei in conclusione annunciare un appuntamento importante:
noi venerdì 18 alle 16:30 alla sala convegni comunale a Mottola faremo un'assemblea pubblica dei Lavoratori lavoratrici di Mottola per creare un tessuto unito non solo a livello lavorativo ma anche a livello sociale
Noi abbiamo bisogno di unità, la lotta si vince solo con l'unità.
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