giovedì 16 giugno 2016

Hotspot Taranto: cosa avete da nascondere? O ci fate entrare o entriamo...

HOTSPOT TARANTO
Perchè non volete una verifica e un monitoraggio di associazioni e stampa?
Cosa avete da nascondere?
Siamo stanchi di visite propagandistiche e pilotate di parlamentari ipocriti che vanno dentro e dicono 'tutto va bene madama la marchese, il rancio è buono e il sole splende...';
mentre intanto chi riesce a parlare con noi, dice tutt'altro.
Aspetteremo il 20 giugno, dopo di che o ci fate entrare nell'hotspot di
Taranto, come già richiesto alla Prefettura, o saremo costretti a usare altri mezzi e modalità.

A livello nazionale diverse associazioni raccolte nella sigla LasciateCIEntrare, con il sostegno di Fnsi, Ordine dei Giornalisti, Usigrai, Carta di Roma e Articolo 21 ha scelto di dedicare il 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato, alla verifica delle condizioni delle strutture d’accoglienza per migranti italiane, facendo richiesta alle prefetture competenti affinché sia consentito l’accesso di delegazioni composte da organizzazioni della società civile, giornalisti e avvocati.
E' stata fatta richiesta per l’accesso di strutture in tutta Italia allo scopo di garantire l’ingresso di organizzazioni, giornalisti e avvocati, per svolgere attività di monitoraggio e denuncia nei Cas, Cara, Cie e hotspot che sono l’obiettivo di questa iniziativa, che ha
come scopo quello di garantire l’accesso all’interno dei centri, unica modalità attraverso la quale è possibile continuare a monitorare e denunciare le eventuali violazioni dei diritti umani.
Gli organi competenti hanno risposto finora negativamente alla richiesta.
Sempre queste associazioni dichiarano che 'l'unica visita all’interno di un centro è stata realizzata il 10 giugno da LasciateCIEntrare e Melting Pot Europa, che hanno avuto accesso a una ex base militare oggi utilizzata come Cas, in provincia di Venezia. Si tratta della struttura situata nel piccolo borgo di Conetta: tende e casolari con letti a castello alternano nel centro che al momento ospita 620 persone provenienti da oltre 25 paesi diversi, 80 in più rispetto al tetto massimo previsto. Diverse le criticità osservate: sovraffollamento, mancanza
di mediatori linguistici per gli ospiti eritrei, situazioni individuali di criticità.
Le associazioni dichiarano: la visita è avvenuta sotto lo stretto controllo della prefettura, dell’ente gestore e di alcuni operatori. Ogni contatto diretto contatto con gli ospiti, fa
sapere LasciateCIEntrare, ha avuto luogo sotto l’osservazione dei responsabili e, aggiunge, “i mediatori presenti hanno fatto intendere ai migranti che gli attivisti della delegazione erano carabinieri”. Non è inoltre stato possibile scattare foto, nonostante una troupe Rai avesse in precedenza realizzato un servizio all’interno della struttura.

Bene all'HOTSPOT DI TARANTO l'entrata deve essere possibile e le cose non possono andare così.

Riteniamo il Ministero degli Interni e della Difesa, la Prefettura, il SINDACO, l'ASSESSORE LONOCE, il tuttofare MATICHECCHIIA, l'associazione servile NOI e VOI - a proposito quanti soldi riceve? sarebbe giusto in nome della trasparenza che sia reso pubblico - responsabili di tutto quello che potrà succedere.
Dopo il 20 - verificando quello che accade a livello nazionale e coordinandosi con le associazioni di LasciateCIEntrare - reiteremo la richiesta.
In caso di rifiuto, non faremo più richieste ma proseguiremo con altri mezzi

Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
resp. settore immigrazione Fiorella Masci 3339199075
coord. prov.le margherita calderazzi 3475301704
16-6-2016

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