Nell'opuscolo “Uccisioni delle donne, oggi” - in cui è l'oggi che viene sottolineato – e che pone i nodi di fondo per un'analisi della attuale strage quasi quotidiana delle donne, abbiamo scritto che:
“Il moderno fascismo è l’edificazione a sistema di tutto ciò che è reazionario, maschilista...
In questo senso le uccisioni non si potranno fermare, né ci sono interventi di legge, di controllo che possano frenarle. Il moderno fascismo le alimenta a livello di massa...
La stampa,la televisione indirizza e/o devia l’attenzione, impone idee, giudizi, che comunque rispondono all’utilizzo di tali uccisioni e violenze per rafforzare la politica, l’ideologia, i “valori” dominanti e nasconderne la cause sociali...
Queste uccisioni e violenze come reazione degli uomini alle donne che vogliono rompere i precedenti legami, la precedente vita sono delitti fascisti, perchè mossi da una concezione fascista, di odio, di reazione ad ogni spinta di ribellione. Come fascista è spesso il clima generato di complicità diffusa pre e post uccisioni, in cui gli uomini vengono considerati perbene, e chi sa non parla e copre non solo perchè ha una concezione individualista, ma perchè spesso ha la stessa concezione maschilista, fascista verso le donne...”.
Ora occorre andare più dentro su ciò che vuol dire per le donne oggi “moderno fascismo”, che sulle donne mostra non una ma le sue tante facce; sulla questione delle leggi; ma soprattutto sul perchè come abbiamo scritto recentemente, semplificando, a proposito dell'ultima tragica catena di uccisioni delle donne: serve che la lotta delle donne faccia paura!
Per non parlare in termini generici, facciamo riferimento soprattutto all'assassinio avvenuto a Taranto e in particolare a ciò che ne è seguito. Ma in tanti altri femminicidi si ritrovano fatti esemplificativi.
- Il funerale del marito pluriomicida (di moglie e figlio di 3 anni), Luigi Alfarano, viene fatto in una
delle più importanti, storiche e centrali chiese della città, quasi in pompa magna, quindi.
- La funzione religiosa è qualcosa di osceno e fascista. Il parroco, Don Tonino Nisi, fa una omelia, neanche per “giustificare” le atroci uccisioni, ma per riabilitare l'assassino come marito e padre amorevole:
“E' colpa del demonio se il marito ha ucciso moglie e figlio... “Luigi amava la sua famiglia e lo vedo mentre con una mano tiene la sua sposa e con l'altra il suo bambino”.
Don Tonino ha sottolineato che avrebbe preferito una messa unica per le tre vittime. (Federica e il suo bambino, Andrea, sono di fatto “colpevoli” anche da morti per aver fatto un funerale separato da quello del loro assassino - ndr). «Non stiamo celebrando un processo - ha aggiunto - ma il ricordo di tre persone. Qualche ombra (l'uccisione di una donna e un bambino, viene chiamata “ombra”! ndr) abbiamo tutti noi da presentare alla Misericordia di Dio». «Ogni defunto ci dà una lezione straordinaria perché ci ricorda che noi siamo di passaggio su questa terra”. Il frate ha ricordato l'attività svolta in vita da Luigi Alfarano (nell'Associazione Nazionale Tumori - ANT), dicendosi certo che fosse «una persona buona. Con il lavoro che faceva, stando anche a contatto con i malati terminali, aveva certamente le carte in regola per entrare in paradiso». «Nessuno si può permettere di fare una graduatoria di buoni e cattivi. Il Signore sa».
- L'ANT – il cui presidente è, tra l'altro, la madre dell'assassino – non spende parole per Federica e Andrea, mentre fa un manifesto funebre in cui è scritto “I volontari del ANT di Palagiano (TA) si uniscono al dolore che ha colpito la famiglia ALFARANO”. Il femminicidio scompare... non sono state due persone distrutte ma la “famiglia” che era di “Alfarano”.
- La madre dell'assassino a questo punto aggiunge anche la sua “chicca” macabra, e annuncia che donerà al ANT – di cui, ricordiamo è lei presidente... - la villa in cui Luigi Alfarano ha portato e ucciso il bambino, dopo aver ammazzato Federica, per curare i bambini malati di tumore, “certa che Luigi sarà felice di vedere giocare i bambini amati dai propri cari”.
- Ci sono, infine, gli applausi al feretro dell'assassino, sollecitati dal prete, da parte dei partecipanti, molti portati dal ANT.
Nessun organo di informazione locale, e quasi tutti quelli nazionali, nessuna istituzione locale, politica o religiosa (neanche il vescovo di Taranto, Santoro, “interventista” su tutto quello che accade in città), dice qualcosa (a parte qualche rara voce individuale) o mette minimamente in dubbio che questo funerale sia legittimo, o cerca di fermarlo (in passato bastava che una persona si suicidasse per negarle il rito religioso...).
Per fare un paragone, che non è tanto assurdo. A Taranto è avvenuto una sorta di “funerale di Casamonica”, in cui le varie figure della società piegano la testa a salutare un pluriomicida, o gli sembra normale che questo avvenga. Nessun esponente istituzionale dice che quel prete deve essere cacciato perchè ha santificato un assassino.
Un altro assassino pluriomicida non avrebbe avuto quel funerale o non sarebbe entrato neanche in Chiesa, ma un assassino di donne, sì.
“L'ideologizzazione della figura del padre, del marito”, “la famiglia” val bene una messa... si potrebbe dire.
E qui non centrano, o non centrano prima di tutto, i valori “patriarcali” in una città del sud, ma siamo ai valori odierni “neri”, siamo al moderno fascismo, che tutto ricicla e rinnova, al servizio del sistema sociale attuale in crisi e putrescente, che non deve essere incrinato nei suoi puntelli.
E le donne che vogliono rompere i legami della “famiglia”, che non accettano la subordinazione al capofamiglia, incrinano, eccome! Sono una “variabile” da piangere, ma da tenere sotto controllo.
Sono anelli di questo moderno fascismo anche, e a volte in particolare, alcune delle cosiddette “associazioni umanitarie, di volontariato”. Qui, gratta gratta, viene alla luce che sono pregne di concezioni reazionarie; in cui l'umanitarismo è volto (a parte ad avere tanti soldi legali e illegali) ad impedire che esplodano le contraddizioni sociali.
Ma come in passato anche ora il moderno fascismo non regge senza un humus di massa; deve creare i “plaudenti” o gli indifferenti (come quelli che non si sono fermati davanti a Sara che invocava aiuto), o i tanti che considerano normale, fatti di “cronaca nera”, i femminicidi.
Questo Humus come una coltre nera investe tanti o fa chiudere gli occhi a troppi.
E' inutile chiedere “giustizia” se questo humus non solo ha “casa” normale, strutturale negli uffici di polizia e carabinieri (dove si può dire che il 90% delle denunce per stalking o per violenze sono un preannnuncio di femminicidio – anche il marito assassino di Federica era stato condannato per violenze sessuali, ma, guarda caso, continuava ad avere una pistola e tutti davano credito al “buon sammaritano”), ma ha “casa” anche nelle aule giudiziarie, in parlamento, e chiaramente nel Governo.
Ecco, di tutto questo, e altro ancora, è fatto il moderno fascismo!
Contro di esso, non possono servire le parole, le denunce. Ci vogliono le azioni!
Noi diciamo, più scientificamente, ci vuole la rivoluzione, in cui le donne siano una forza poderosa e determinante.
Ci vuole ora una lotta organizzata delle donne dura, che faccia paura. Perchè è il fascismo, è l'odio che bisogna combattere, che non può essere fermato e rovesciato dalle parole.
Sempre, quando c'è stato un grande movimento di lotta delle donne, il maschilismo ha arretrato (vedi negli anni '70). Ma oggi, a fronte di un sistema capitalista che marcia verso il fascismo, che non può dare neanche un simulacro di riforme, occorre un movimento che non solo ponga le esigenze, bi/sogni delle donne, ma alluda e marci verso una rottura rivoluzionaria.
Altrimenti, non ce la si fa! E la strage di bassa intensità contro le donne sarà sempre più grande e terribile.
Le leggi. Lo spirito delle leggi (e proprio quella sui femminicidi e le violenze sessuali è una clamorosa dimostrazione) è inevitabilmente in questo sistema dettato da una logica e politica securitaria, che mentre non ferma alcuna uccisione, colpisce proprio la libertà delle donne; e quindi sono un problema non certo una soluzione.
Alcune leggi, pur esistendo, non vengono in generale applicate, se non in rari casi, perchè anche i giudizi sono parte di questo sistema o ne vengono influenzati.
Ma anche volendo per un momento imporre alcune leggi, anche esse o sono attuate come effetto della paura della “rivoluzione” da parte delle Istituzioni, o non servono.
Infine. Perchè le donne facciano questa lotta da “paura”, devono “liberarsi delle donne”.
Devono liberarsi e lottare contro quelle donne che sono anch'esse anelli di questa marcia verso il moderno fascismo. E non parliamo qui di quelle che hanno in mano o sono parte del potere economico, politico, istituzionale di questa società borghese – qui dovrebbe essere scontato, e comunque noi non vogliamo spendere parole; ma parliamo delle “femministe” piccolo borghesi, o anche medio borghesi, che stanno tanto in facebook, che sono tanto “addolorate”, che sono tanto “educate” verso le donne che godono di privilegi in questo sistema, ecc., che vogliono al massimo una mobilitazione ogni tanto, ma, per favore, pulita, pacifica, democratica...
Queste femministe piccolo borghesi sono fastidiose, non fanno niente, ma quando c'è da lottare realmente “rompono”!
Noi vogliamo, invece, la lotta “brutta, sporca, cattiva”! Vogliamo la lotta delle proletarie, che sono la maggioranza e non hanno da perdere che le loro doppie catene, vogliamo la lotta delle ragazze terribili e ribelli, di chi non ha paura e non vede l'ora di fare paura agli uomini, ai governo, allo Stato, ai preti che “odiano le donne”.
MC
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