HOTSPOT TARANTO
Perchè non volete una verifica e un
monitoraggio di associazioni e stampa?
Cosa avete da nascondere?
Siamo
stanchi di visite propagandistiche e pilotate di parlamentari ipocriti che
vanno dentro e dicono 'tutto va bene madama la marchese, il rancio è buono e il
sole splende...';
mentre intanto chi riesce a parlare con noi, dice
tutt'altro.
Aspetteremo il 20 giugno, dopo di che o ci fate entrare
nell'hotspot di
Taranto, come già richiesto alla Prefettura, o saremo costretti a usare altri mezzi e
modalità.
A livello nazionale diverse associazioni raccolte nella
sigla LasciateCIEntrare, con il sostegno di Fnsi, Ordine dei Giornalisti,
Usigrai, Carta di Roma e Articolo 21 ha scelto di dedicare il 20 giugno,
Giornata mondiale del rifugiato, alla verifica delle condizioni delle
strutture d’accoglienza per migranti italiane, facendo richiesta alle
prefetture competenti affinché sia consentito l’accesso di delegazioni
composte da organizzazioni della società civile, giornalisti e
avvocati.
E' stata fatta richiesta per l’accesso di strutture in tutta
Italia allo scopo di garantire l’ingresso di organizzazioni, giornalisti e
avvocati, per svolgere attività di monitoraggio e denuncia nei Cas, Cara,
Cie e hotspot che sono l’obiettivo di questa iniziativa, che ha
come scopo
quello di garantire l’accesso all’interno dei centri, unica modalità
attraverso la quale è possibile continuare a monitorare e denunciare le
eventuali violazioni dei diritti umani.
Gli organi competenti hanno
risposto finora negativamente alla richiesta.
Sempre queste
associazioni dichiarano che 'l'unica visita all’interno di un centro è stata
realizzata il 10 giugno da LasciateCIEntrare e Melting Pot Europa, che hanno
avuto accesso a una ex base militare oggi utilizzata come Cas, in provincia
di Venezia. Si tratta della struttura situata nel piccolo borgo di
Conetta: tende e casolari con letti a castello alternano nel centro che al
momento ospita 620 persone provenienti da oltre 25 paesi diversi, 80 in più
rispetto al tetto massimo previsto. Diverse le criticità osservate:
sovraffollamento, mancanza
di mediatori linguistici per gli ospiti eritrei,
situazioni individuali di criticità.
Le associazioni dichiarano: la
visita è avvenuta sotto lo stretto controllo della prefettura, dell’ente gestore e di
alcuni operatori. Ogni contatto diretto contatto con gli ospiti, fa
sapere
LasciateCIEntrare, ha avuto luogo sotto l’osservazione dei responsabili e,
aggiunge, “i mediatori presenti hanno fatto intendere ai migranti che gli
attivisti della delegazione erano carabinieri”. Non è inoltre stato
possibile scattare foto, nonostante una troupe Rai avesse in precedenza
realizzato un servizio all’interno della struttura.
Bene all'HOTSPOT DI
TARANTO l'entrata deve essere possibile e le cose non possono andare
così.
Riteniamo il Ministero degli Interni e della Difesa, la Prefettura, il SINDACO,
l'ASSESSORE LONOCE, il tuttofare MATICHECCHIIA, l'associazione servile NOI
e VOI - a proposito quanti soldi riceve? sarebbe giusto in nome della
trasparenza che sia reso pubblico - responsabili di tutto quello che
potrà succedere.
Dopo il 20 - verificando quello che accade a livello
nazionale e coordinandosi con le associazioni di LasciateCIEntrare -
reiteremo la richiesta.
In caso di rifiuto, non faremo più richieste ma
proseguiremo con altri mezzi
Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
resp. settore immigrazione Fiorella Masci 3339199075
coord. prov.le
margherita calderazzi 3475301704
16-6-2016
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