mercoledì 1 giugno 2016

Taranto hotspot gestione vergognosa! Vogliamo che l'ingresso non sia negato ai sindacati e alle associazioni che si battono per i diritti dei migranti




  

Se il ragazzo che mostriamo in questo video che prima dice di avere 15 anni e poi ritratta dice la verità è opportuno che sulla gestione dell’hotspot di Taranto si faccia maggiore chiarezza. Lui, come i suoi compagni di viaggio, ha perso tutto, ha visto morire centinaia di persone attorno a se e così giovane appare più intimorito degli altri, e forse mente sulla sua età proprio per questo.
I punti caldi che accolgono i migranti che fuggono dal Nord Africa dovrebbero essere luoghi di passaggio per tutti, a maggior ragione per bambini o adolescenti che avrebbero diritto, infatti, ad una maggiore tutela e ad un approccio completamente differente.
Questi uomini oggi, invece, sono stati intercettati sulla Statale 7 all’altezza dello svincolo per il quartiere Paolo VI. Raccontano al nostro operatore che da due giorni vagano senza cibo e senza acqua, che sono affamati e mostrano ai poliziotti il lascia-passare appeso al collo. Il documento che dice chiaramente che sono stati identificati e registrati proprio all’interno dell’hotspot al varco nord del porto di Taranto.
Sono i superstiti degli ultimi naufragi nel mediterraneo. Quelli che secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati avrebbero già procurato oltre 700 vittime annegate negli ultimi tre giorni.
Una emergenza che si continua ad affrontare con le armi spuntate di luoghi comeTaranto o Pozzallo e in pieno regime di proroghe negli affidamenti alle cooperative che si occupano di accoglienza e mediazione dettate esclusivamente da una emergenza purtroppo destinata a crescere.

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