NON E' CERTO QUELLO CHE SERVE. Perchè occorre
un'ASSEMBLEA GENERALE, perchè gli operai oltre che
sentire, possano decidere tutti insieme cosa bisogna fare.
Ma i sindacati confederali non vogliono questa assemblea generale per non
trovarsi di fronte a contestazioni dei lavoratori, per tenere le assemblee sotto controllo.
Trasformare queste assemblee in aperta e forte contestazione
verso il governo che ha fatto il 10° decreto, la situazione attuale di svendita al buio e i sindacati confederali che stanno accompagnando questa morte lenta e annunciata.
La
situazione in fabbrica va sempre più peggiorando, "siamo alle
pezze", non abbiamo neanche i pezzi di ricambio, e da un momento
all'altro l'infortunio o l'incidente può succedere.
Quello
che stanno facendo governo e commissari è una svendita a nuovi padroni.
Ma il
nostro problema non è sceglierci il padrone!
Sia
l'una che l'altra cordata prevede tagli almeno di un 30% di noi
operai, considerando anche l'appalto, nessuna reale bonifica e
contratti peggiorativi per chi resta.
Anche
sul fronte salari siamo a rischio. I 300 milioni dati dal governo
coprivano fino a fine giugno. Mentre continua la "solidarietà" con "figli e figliastri".
Senza una mobilitazione vera vi sarà sempre più attacco al lavoro, al
salario, alla nostra salute dentro e anche fuori la fabbrica. Nessuno può sentirsi al riparo.
Il
10° decreto
è il peggiore e più illegale fatto finora: concede l'immunità e
quindi il via libera a violazioni sulla sicurezza, sull'ambiente ai
nuovi padroni; rinvia fino addirittura al 2019 gli interventi di
bonifica (tra cui la copertura dei micidiali parchi minerali). Di
fatto vuol dire non farle mai, visto che permette ai nuovi padroni di
modificare il piano ambientale (cioè di peggiorarlo). Questo decreto
toglie ai nuovi acquirenti l'obbligo di restituire i 300 milioni e
altri debiti (che quindi pagherà lo Stato, cioè noi); ripresenta la
strada della newco
- in cui sarà salvata solo una parte della fabbrica e gli operai
passeranno con un nuovo contratto all'insegna del jobs act - e della
badcompany
- in cui saranno messi debiti, risarcimenti, spese ambientali
"improduttive" e migliaia
di esuberi operai.
Questo 10° decreto va cancellato!
Siamo
stati fin troppo zitti e fermi su questo. Ora basta, dobbiamo
ribellarci!
Gli operai devono autorganizzare una lotta
vera, che li faccia sentire e pesare, una lotta decisa dagli operai stessi, autonoma dai vertici dei sindacati confederali.
Occorre sì un decreto, ma un DECRETO OPERAIO!
-
devono essere fatte subito le bonifiche, a partire dalla copertura dei parchi minerali, il risanamento degli
impianti e aree nocive
- nessun di noi operai deve andare a casa,
- salari e diritti non si toccano,
- nessun di noi operai deve andare a casa,
- salari e diritti non si toccano,
-
la
prima messa a norma è garantire la nostra sicurezza e salute
- dobbiamo imporre di poter andare in pensione prima, perchè in una fabbrica nociva come l'Ilva non si può stare e lavorare per tanti anni, ma 25 anni bastano
- dobbiamo imporre di poter andare in pensione prima, perchè in una fabbrica nociva come l'Ilva non si può stare e lavorare per tanti anni, ma 25 anni bastano
-
vogliamo una postazione ispettiva, degli organi di controllo fissa in
fabbrica
- vogliamo visite mediche mirate, cure sanitarie gratuiti, ospedale e strutture d'emergenza.
- vogliamo visite mediche mirate, cure sanitarie gratuiti, ospedale e strutture d'emergenza.
Nessun commento:
Posta un commento