Pasquinelli: si può lavorare in queste condizioni?

Il pacco contenente amianto sbriciolato, avvolto in una semplice carta che chiaramente si rompe e l'amianto si sparge sul nastro

Per questo ieri mattina gli operai Slai Cobas operanti sul nastro di selezione hanno scioperato, rifiutandosi di rientrare sul nastro in quanto non sono stati rispettati i tempi tra la bonifica e la ripresa del lavoro.
L'amianto è stato rinvenuto sabato 18/6/2016 è rimasto sul nastro fino alla giornata di lunedì 20/6/2016, la ditta impiegata nello specifico la "Chemipul" è intervenuta lunedì 20 c.m. intorno alle 14/14.30. Una volta rimosso l'amianto la ditta Chemipul dava l'autorizzazione alla messa in moto del nastro non rispettando così i tempi previsti per l'esito delle analisi del materiale e di conseguenza la procedura stessa.
Purtroppo c'è da dire che gli operai del secondo turno di lavoro riprendevano le loro postazioni lavorative lunedì stesso alle ore 15.30 (quindi un ora dopo la bonifica del locale adibito alla selezione dei rifiuti) ignorando anche loro la procedura che prevede l'analisi del materiale prelevato con relativa risposta nelle successive 24 ore.

L'Amiu, invece di starsi zitta per aver messo in pericolo ancora una volta la salute dei lavoratori, risponde con le sanzioni e le minacce: non pagamento alla ditta della giornata di fermo/sciopero e in futuro, se si dovesse ripetere una fermata, anche rottura del contratto.
MA SE SI RIPETE NON E' CERTO COLPA DEGLI OPERAI MA DELL'AMIU CHE METTE IN PERICOLO LA SALUTE DEGLI OPERAI!!

QUELL'AMIANTO NON CI DOVEVA PROPRIO ARRIVARE SUL NASTRO!
IN CHE MODO ASSURDO E ILLEGALE VIENE FATTA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SE POI SI RACCOGLIE E ARRIVA SULL'IMPIANTO UNA QUANTITA' DI QUEL GENERE DI AMIANTO NON INTEGRO, CHE SICURAMENTE NON POTEVA E NON DOVEVA PASSARE INOSSERVATO!?

Se la raccolta differenziata venisse fatta bene, non ci sarebbero questi gravi problemi.
Ma l'Amiu e il Comune se ne fregano.
Lo slai cobas sta preparando anche una denuncia penale.