Nè si tratta di fare scioperi di "bandiera", di marcette dall'Ilva all'Eni.
Continuare, poi, a parlare di "nazionalizzazione" è prendere in giro gli operai:
l'Ilva era di Stato fino al '95, e sfruttamento e sangue degli operai erano sempre ai massimi livelli; l'Ilva è ora commissariata dal governo e si continua a morire e ad ammalarsi e lo Stato sta per svendere la fabbrica ai nuovi padroni, con gravi conseguenze ancora su posti e condizioni di lavoro, salute, ambiente.
Una "nazionalizzazione" fatta da uno Stato al servizio dei padroni, serve solo altri padroni e viene gestita con le stesse leggi del profitto sulla pelle degli operai e delle masse popolari.
NON DICIAMO, QUINDI, STUPIDAGGINE A CIELO APERTO!
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