Dopo il risanamento dell'Ilva, "il mio progetto prevede la
creazione di una grande società" che gestisca insieme ai siti di Ilva di
Taranto, Cornigliano e Novi, i siti Arvedi di Cremona e
Trieste. "Si creerebbe una società davvero competitiva che potrebbe anche essere
quotata in borsa. Questa società sarà aperta ad altri soggetti siderurgici
italiani e potrebbe diventare la spina dorsale strategica per l'Italia per la
produzione dei prodotti piani".
"Il nostro progetto prevede una produzione ibrida, mantenendo fissa la produzione integrale e l'attivazione dell'Afo 5 introducendo come riducente il gas. Ma il prezzo del gas dovrebbe scendere a livello di quello americano cioè a 10 centesimi di euro, ora è a venti". Secondo Arvedi nei prossimi anni anche grazie all'arrivo del gasdotto (Tap) in Puglia, nel Mediterraneo arriverà molto gas a prezzi competitivi. Parlando ancora dell'Afo 5 (l'altoforno più potente d'Europa) Arvedi ha sottolineato che "l'Altoforno 5 fa la differenza, è discriminate, non si può non accendere l'Altoforno 5".
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