Dopo la relazione di ARPA Puglia sulla Qualità dell’aria del 2015 a Taranto, pubblichiamo quella sul “Monitoraggio della qualità dell’aria rete ILVA S.p.A. – Report Anno 2015“, realizzata da Alessandra Nocioni, Maria Mantovan e Gaetano Saracino – Qualità dell’Aria di BR-LE-TA, sempre dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.
Il report riassume le elaborazioni dei dati medi mensili registrati nell’anno 2015 dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria ILVA...  6 stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria... sono state installate ed entrate in funzione nel mese di agosto 2013. Delle 6 stazioni, 4 si trovano lungo il perimetro dello stabilimento, una nell’area cokeria e una in via Orsini, nel quartiere Tamburi.
I limiti previsti dal D. Lgs. 155/10 non sono normativamente applicabili alle stazioni della rete ILVA interne agli ambienti di lavoro (Cokeria, Direzione, Riv, Parchi e Portineria) che ricadono in aree industriali private, quindi non accessibili alla popolazione; i livelli misurati si confrontano però, ugualmente, per fini comparativi con i valori limite di legge, mentre tali limiti si applicano alla stazione denominata Tamburi.
Non sono riportati invece all’interno della relazione, i dati dei COV (Composti Organici Volatili), “in ragione della difficoltà di rappresentazione grafica della mole di dati prodotti dagli strumenti installati nella rete; tali dati saranno oggetto di successive elaborazioni” assicura l’ARPA nell’introduzione della relazione.
PM10
In ogni stazione di monitoraggio sono installati 2 monitor di PM10, un FAI SWAM 5a che
fornisce una concentrazione media giornaliera ed un ENVIRONNEMMENT MP101M che fornisce invece dati di concentrazione con frequenza bioraria; quest’ultimo analizzatore consente di valutare gli andamenti del PM10 nel corso della giornata.
PM10 con SWAM 5a
Le concentrazioni medie mensili più elevate sono state registrate nel sito Cokeria, le più basse in quello denominato Portineria. “Non si osservano particolari andamenti stagionali in tutti i siti tranne che a Cokeria dove risultano più elevate le concentrazioni nei mesi più caldi. Per la stazione denominata Tamburi-Orsini, non risultano superati i valori limite sulla media annuale e sulla media giornaliera“. Il maggior numero di valori medi giornalieri superiori al valore di 50 µg/m 3 nel sito Cokeria, ma anche negli siti Meteo-Parchi e Direzione sono stati riscontrati numerosi giorni con valori maggiori di 50 µg/m 3.
Nel corso dell’anno sono stati rilevati diversi superamenti del valore limite giornaliero pari a 50 µg /m3 anche in altre stazioni gestite da Arpa nella regione Puglia; in alcuni giorni tutto il territorio regionale è stato soggetto a fenomeni di avvezioni sahariane – si legge nella relazione -. Gli eventi sono stati individuati mediante le carte elaborate dal modello Prev’Air e le back-trajectories del modello HYSPLIT. In accordo alla Direttiva sulla Qualità dell’Aria 2008/50/CE, per tali giorni sarà effettuato lo scorporo del contributo naturale dalla concentrazione di PM10 registrata. La media annuale più elevata è quella rilevata nel sito Cokeria. Le concentrazioni di PM10 nella stazione Cokeria sono significativamente più alte (con 89 µg/m 3) rispetto a Tamburi (con 29 µ g/m 3) e alle altre stazioni“.
PM10 con analizzatore biorar io Environnement
Data la più breve scansione temporale dell’analizzatore PM10 mod. Environne ment, con tale strumento è possibile costruire l’andamento del giorno ‘tipo’ delle concentrazioni di PM10 in ogni sito per l’anno 2015. “Il PM10 non mostra un andamento molto variabile nel corso della giornata per tutte le stazioni, tranne che nel sito Direzione dove osserviamo due massimi orari, con un picco nel mattino (ore 9), un decremento nella parte centrale della giornata, un ulteriore lieve aumento nel pomeriggio (dalle 16) e infine un decremento notturno; le concentrazioni di Cokeria presentano in assoluto i valori più elevati di concentrazione tutto il giorno, con un decremento lieve a partire dalle ore 9“.
PM2,5
Come per il PM10, anche per il PM2,5 le concentrazioni più elevate sono state registrate per tutti i mesi nel sito Cokeria, e la media mensile è risultata superiore a 25 µg/m3 ogni mese. “In questa stazione i livelli aumentano nel periodo primaverile ed estivo, mostrando pertanto un andamento stagionale. Nelle altre stazioni gli andamenti sono paragonabili fra loro“. Il limite sulla media annuale previsto dal D. Lgs. 155/10 non risulta superato nella stazione denominata Tamburi in Via Orsini. Nella stazione Cokeria il valore medio annuale è risultato pari a 51 µg/m 3. “Le concentrazioni medie giornaliere di PM2.5 registrate nei 6 siti di monitoraggio, mostrano una correlazione accettabile delle concentrazioni medie giornaliere di PM2.5 di Tamburi con tutti i siti, tranne che con Cokeria e Meteo Parchi; Direzione correla con tutti i siti tranne che con Cokeria e Meteo-Parchi“.
Benzene
Il D. Lgs 155/10 fissa un valore limite di concentrazione annuo di 5 µg/m3. Per la stazione denominata Tamburi non risulta superato il valore limi te sulla media annuale. Nell’anno 2015 le concentrazioni più elevate si sono registrate ancora una volta nel sito Cokeria, con livelli medi mensili sempre superiori a 10 µ g/m3. Negli altri siti le concentrazioni medie mensili si sono mantenute al di sotto del valore di 5 µg/m 3 (valore limite medio annuale).

Il Benzene non mostra un andamento variabile nel corso della giornata nei siti Portineria C e Riv 1. Si osserva, invece, una netta variazione del giorno tipo nel sito Direzione dove si registrano valori massimi orari nelle prime ore della giornata, un decremento netto nella parte centrale della giornata, e poi un aumento ugualmente netto nel pomeriggio (dalle ore 18) con l’eccezione di un picco intorno alle ore 14. Le concentrazioni orarie di Cokeria presentano in assoluto i valori più elevati di concentrazione tutto il giorno, con un andamento abbastanza costante e un lieve ulteriore aumento a partire dalle ore 9, con i valori massimi dalle 10 alle 14, nella parte centrale della giornata e un decremento dalle 16” si legge nella relazione di ARPA.
Per quanto riguarda invece il ‘giorno-tipo’ nella centralina di Via Orsini-Tamburi, le concentrazioni minori si registrano “dalle 15 alle 18 e un andamento tipico da traffico, con due picchi orari nelle ore di maggiore traffico, con valori massimi alle ore 9 e alle 21. Lo stesso andamento delle concentrazioni orarie tipicamente “da traffico” nel sito Orsini-Tamburi si osserva anche per g li IPATOT“.
Black Carbon
Il Black Carbon (BC) si forma in seguito a combustione incompleta di combustibili fossili e biomassa; può essere emesso da sorgenti naturali ed antropiche sotto forma di fuliggine. Il parametro relativo al BC totale in aria ambiente non è normato. Lo strumento, un etalometro, installato nelle stazioni di monitoraggio della rete ILVA sfrutta il principio dell’assorbimento della radiazione luminosa da parte del BC a determinate lunghezze d’onda. “La concentrazione media annuale più alta nell’anno 2015 è stata registrata nella stazione Tamburi-Orsini. La media annuale più bassa è quella rilevata nel sito Portineria C.
DIREZIONALITÀ DEL BLACK CARBON
Al fine di caratterizzare la direzionalità e la stagionalità del Black carbon rilevato presso le centraline della rete Ilva, sono state realizzate le rose dell’inquinamento relative all’anno 2015.
La rosa dell’inquinamento è un’elaborazione ottenuta calcolando il valore medio delle concentrazioni di un dato inquinante in funzione della direzione del vento, “ovvero controllando la direzione del vento in corrispondenza ad ogni dato orario e/o giornaliero di concentrazione e svolgendo quindi la media di tutti i dati di concentrazione relativi ad una stessa direzione. In questo modo si identificano le direzioni di provenienza del vento che contribuiscono in modo più significativo al fenomeno di inquinamento rilevato presso la centralina di monitoraggio” spiegano i tecnici ARPA nella relazione.
La rosa dell’inquinamento “rileva la mancanza di una direzionalità di provenienza dell’inquinamento da BC. Mostra una lieve direzionalità di provenienza dell’inquinamento da BC da Est rispetto alla centralina, e una lieve direzionalità di provenienza dell’inquinamento da B C da Est-Sud-Est e da Ovest. E una lieve direzionalità di provenienza dell’inquinamento del BC da Est in misura maggiore e da Ovest, una direzionalità di provenienza dell’inquinamento del BC da Est rispetto alla centralina. Infine la rosa dell’inquinamento rileva la mancanza di una direzionalità di provenienza dell’inquinamento da BC“.
IPA TOTALI
I valori di IPATOT presenti in aria ambiente sono rilevati con il Monitor ECO CHEM mod. PAS 2000Standard Real- Time for Particle-Bound Polycyclic Aromatic Hydrocarbon s” che utilizza il metodo della fotoionizzazione selettiva degli IPATOT, adsorbiti sulle superfici degli aerosol carboniosi aventi diametro aerodinamico compreso tra 0,01 e 1,5 µm. Il parametro relativo agli IPATOT in aria ambiente non è normato, mentre il D. Lgs. 155/10 si riferisce unicamente al Benzo(a)Pirene adsorbito sulla frazione di particolato PM10, indicando un valore obiettivo annuale da non superare. Tali misure, pertanto, sono da considerarsi puramente indicative.
I valori medi mensili più elevati sono stati registrati nel sito Orsini-Tamburi e Cokeria. La concentrazione media annua le più alta nell’anno 2015 è stata registrata nella stazione Tamburi, risultata pari a 21 ng/m3; i valori più bassi nella stazione Portineria (4 ng/m3) mentre nelle altre stazioni i valori medi mensili sono risultati mediamente intorno agli 8 ng/m3.
Si osserva una netta variazione del giorno tipo nel sito Tamburi dove registri amo valori massimi orari nelle prime ore della giornata (massimo alle ore 8), un decremento netto nella parte centrale della giornata, e poi un aumento ugualmente netto nel pomeriggio (dalle ore 16 con un massimo intorno alle ore 19. Negli altri siti (Cokeria esclusa) si riscontrano dei massimi nelle prime ore della giornata (dalle 7 alle 8) per poi diminuire e rimanere all’incirca costanti. Per la stazione Cokeria i due analizzatori riportano dati simili compresi tra 13 e i 25 ng/m3“.
Il grafico del giorno-tipo nella centralina di Via Orsini-Tamburi, mostra le concentrazioni minori intorno alle 4 e alle 15 e un andamento tipico da traffico, con due picchi orari nelle ore di maggiore traffico, con valori massimi alle ore 8 e alle 19. Lo stesso andamento delle concentrazioni orarie tipicamente “da traffico” ne l sito Orsini-Tamburi si osserva anche per il Benzene, come detto in precedenza“, sottolineano i tecnici ARPA.
DIREZIONALITÀ DEGLI IPA TOT
Al fine di caratterizzare la direzionalità e la stagionalità di alcuni inquinanti rilevati presso le centraline di monitoraggio della rete Ilva, anche per IPATOT sono state realizzate le rose dell’inquinamento relative all’anno 2015.
La rosa dell’inquinamento rileva una direzionalità dei valori annuali medi di provenienza dell’inquinamento da IPA TOT nel sito Cokeria da Nord-Nord-Ovest. Nel sito Tamburi da Est rispetto alla centralina. Nel sito Direzione da Est-Sud-Est. Da Est nel sito Meteo Parchi. Nel sito RIV1 da Est. Da Sud nel sito Portineria C“.
H2S
Nel corso dell’anno 2015, le concentrazioni medie mensili si sono mantenute sotto i 10 µg/m3 ad eccezione del sito Cokeria nel quale sono state registrate sempre le concentrazioni più elevate rispetto agli altri siti, con livelli che in numerosi giorni hanno superato anche i 10 µg/m3 come media giornaliera.
CORRELAZIONI PER STAZIONE
Vista la vicinanza tra la stazione Ilva in Via Orsini e la stazione Arpa in Via Machiavelli, si è ritenuto importante correlare le medie giornaliere degli inquinanti rilevati tra loro. I dati di IPATOT delle due stazioni correlano bene tra loro (0.90) ed in maniera analoga anche i dati di PM10 correlano bene nei due siti“, conclude ARPA.
SO2, NO2 e CO
Questi inquinanti sono monitorati nella stazione Meteo Parchi; il parametro NO2 viene misurato anche nella stazione Tamburi-Orsini. Per nessuno di essi si sono registrate concentrazioni particolarmente elevate. “È opportuno evidenziare – si legge – che la stazione Meteo Parchi si trova ad un’altezza di circa 15 metri dal suolo. Questa collocazione può verosimilmente portare alla registrazione di concentrazioni più basse di quelle registrate al suolo, a causa di fenomeni di diluizione degli inquinanti emessi dagli impianti dello stabilimento ILVA“. Il che, quindi, lascia aperto più di qualche dubbio sul fatto che, come viene riportato di seguito, non sia mai stato registrato nessun superamento di valori limite durante tutto l’anno dei suddetti inquinanti.
SO2
Le concentrazioni appaiono al di sotto del livello critico sulla media annuale per la protezione degli ecosistemi e degli altri valori limite imposti dalla normativa vigente (D.Lgs 155/2010). Si ricorda che il valore limite orario per la protezione della salute umana è pari a 350 µg/m3 mentre il valore limite calcolato come media delle 24 ore è pari a 125 µg/m3.
NO2
Per l’NO2 il D. Lgs 155/10 prevede due valori limite: la media oraria di 200 ng/m3 da non superare più di 18 volte nel corso dell’anno solare e la media annua di 40g/m3. “Non si è verificato nessun superamento del valore limite di 200 µg/m 3“.
CO
Sono stati riportati i valori massimi orari di CO delle medie mobili sulle 8 ore di ogni giorno. “Durante l’anno 2015 non è stato mai superato il valore limite definito in base alla normativa vigente in aria ambiente che è pari a 10 mg/m3, dove viene misurato, cioè nel sito Meteo Parchi“.

CONCLUSIONI
Nell’anno 2015, le concentrazioni di inquinanti più elevate (H2S, PM10, PM2,5, benzene), rilevate attraverso la rete di qualità dell’aria di Ilva, i cui dati sono validati da Arpa, sono state registrate nel sito Cokeria. L’eccezione è costituita dal Black Carbon e dagli IPATOT che nel sito di Tamburi (Via Orsini) mostrano valori di concentrazione maggiori rispetto a quelli rilevati nel sito Cokeria“.