mercoledì 31 maggio 2017

ILVA - I padroni indiani, e padroni italiani al seguito, annunciano da 4800 a 6000 esuberi. Come volevasi dimostrare. Come avevamo sempre detto: per gli operai nè sicurezza e salute, nè lavoro!

Questo era chiaro già da tempo, ma ora tutti, sindacati, partiti, gridano e fanno i sorpresi. Sono ipocriti! 

 

Purtroppo buona parte dei lavoratori ha finora scelto la linea della sudditanza, dell'attesa, dell'affidarsi ai sindacati (al di là delle critiche), agli incontri e non quella della autorganizzazione e della vera opposizione, che richiedeva il rifiuto di firmare accordi su CIGS sin dall'inizio e contratti di solidarietà/anticamera dei licenziamenti, fino ai cosiddetti recenti primi 200 licenziamenti "volontari", che tutti hanno firmato, anche il quarto sindacato USB, che a parole chiede nazionalizzazioni, ma poi in fabbrica fa cogestione...

Ora non basta la lotta e le forme di lotta, occorre ritirare la delega ai sindacati confederali, la disdetta di massa della tessera, l'autorganizzazione e poi il piano di lotta e la piattaforma operaia, perchè comunque si deve impedire al piano padroni-governo di passare. 

Slai cobas per il sindacato di classe taranto
slaicobasta@gmail.com
347-5301704
31 maggio 2017

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