Siamo davanti a due mesi importanti per l’Ilva, per la città, per il
processo Ilva
Noi partiamo da questo giudizio:
Noi partiamo da questo giudizio:
1 - tutti lavorano alla svendita della fabbrica con taglio
dell’occupazione - chi dice il contrario è un bugiardo e un venduto
2 - sulle bonifiche, parole ma niente fatti nei quartieri inquinati, al
cimitero s.brunone, ecc. Temiamo che i soldi dello Stato siano spartiti ma senza
risultati tangibili
3 - non c’è nessuna misura di emergenza sanitaria per tumori, malattie
professionali - che si pagano con un carico di morti e malati in ogni famiglia
4 - esiste al processo un tentativo di allungare, di affossare e annacquare
il maxi processo per salvare gli imputati responsabili - con penalizzazione delle parti civili e giustizia negata ai lavoratori,
ai familiari, alla città
A fronte di questo che si fa in fabbrica?
Poco o Nulla!
Operai fermi in attesa e commissari e sindacati interni, tutti, impegnati
su questioni spicciole per far vedere che fanno qualcosa senza disturbare il
manovratore
La strada è un’altra ed è inevitabile:
la lotta in fabbrica autorganizzata!
assemblea popolare in città
Martedi 9 maggio, al mattino in tribunale ore 10 – c’è la nuova udienza del
processo - e alla sera ore 18 sede slai cobas incontro con i lavoratori
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