Si tratta del terzo
risultato positivo, e consecutivo, ottenuto dalla società partecipata
del Comune di Taranto, sintomo inequivocabile di una gestione che sta
mirando al risanamento e alla razionalizzazione dei conti. Un margine
operativo lordo pari a più di 2,5 milioni di euro, infatti, descrive
un’azienda che dal punto di vista gestionale valorizza le risorse e che,
in tal modo, ha perseguito l’obiettivo di ridurre sensibilmente la
massa debitoria.
Solo nel 2016, per intenderci, sono stati abbattuti quasi 8 milioni di euro di debiti riducendone il saldo a poco più di 29 milioni: un dato rilevante, considerando un’esposizione che nel 2007 superava i 55 milioni di euro".
Questo trend deve però essere messo subito al servizio della città, dei disoccupati e dei lavoratori:
- è ora di avviare la raccolta differenziata a Paolo VI e Tamburi - dopo circa tre anni di annunci e attese; e migliorare nettamente quella in corso a S.Vito, Lama, Talsano;
- questa raccolta differenziata deve essere una risorsa sia ambientale, economica che lavorativa, occupando disoccupati (con priorità per quelli degli stessi quartieri inquinati), e garantendo la continuità lavorativa ai 23 lavoratori della Pasquinelli nel periodo di fermo impianto di selezione differenziata per i lavori di automazione (su cui vi è concordanza anche da parte della Task force regionale);
- l'Amiu deve fare opere di bonifica e di messa in sicurezza per i lavoratori della Pasquinelli, che rischiano ogni giorno la salute, per presenza di amianto, rifiuti tossici, pericolosi, ecc.
Solo nel 2016, per intenderci, sono stati abbattuti quasi 8 milioni di euro di debiti riducendone il saldo a poco più di 29 milioni: un dato rilevante, considerando un’esposizione che nel 2007 superava i 55 milioni di euro".
Questo trend deve però essere messo subito al servizio della città, dei disoccupati e dei lavoratori:
- è ora di avviare la raccolta differenziata a Paolo VI e Tamburi - dopo circa tre anni di annunci e attese; e migliorare nettamente quella in corso a S.Vito, Lama, Talsano;
- questa raccolta differenziata deve essere una risorsa sia ambientale, economica che lavorativa, occupando disoccupati (con priorità per quelli degli stessi quartieri inquinati), e garantendo la continuità lavorativa ai 23 lavoratori della Pasquinelli nel periodo di fermo impianto di selezione differenziata per i lavori di automazione (su cui vi è concordanza anche da parte della Task force regionale);
- l'Amiu deve fare opere di bonifica e di messa in sicurezza per i lavoratori della Pasquinelli, che rischiano ogni giorno la salute, per presenza di amianto, rifiuti tossici, pericolosi, ecc.
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