(da Tavolo 4)
Andiamo
a Taormina a manifestare contro il G7, per opporre al loro doppio
sfruttamento, alla doppia (e spesso, soprattutto per le donne dei
paesi oppressi, per le immigrate, tripla, quadrupla) oppressione,
alle
loro doppie catene, la nostra doppia determinazione a ribellarci e lottare
contro questo sistema imperialista,
i suoi Stati, i suoi governi, a Taormina rappresentati dai capi dei
paesi partecipanti al G7, tra i più nemici della liberazione delle
donne, in testa il fascista, razzista, schifoso maschilista, Trump.
Noi
donne l'8 marzo, in Italia e in 50 paesi del mondo abbiamo fatto uno
storico sciopero delle donne. Uno sciopero che è una sfida verso i
padroni, verso i governi, gli Stati, gli uomini che odiano le donne,
in cui soprattutto le donne proletarie hanno gridato: tutta
la vita deve cambiare!
E quando le
donne si muovono, hanno sempre una marcia in più,
quando le donne prendono
coscienza che la propria condizione non è inevitabile, ma frutto di
questo sistema capitalista, non tornano indietro e comprendono che la
lotta non può essere parziale, ma rivoluzionaria!
Allora,
prendetevi
paura!
Non
andiamo a Taormina per “chiedere”, ai responsabili del moderno
medioevo in cui ci costringono a vivere, una realtà fatta di
subordinazioni, discriminazioni, negazione del lavoro, dei diritti,
di stupri e femminicidi, a chi fa morire di fame milioni di bambini
nel mondo, a chi fa strage con le sue bombe di donne e bambini, a chi
fa annegare tante vite di migranti nei nostri mari, aggiustamenti in
senso “umanitario” di un sistema che di umano non ha nulla. Noi
andiamo a dire che alla loro violenza reazionaria è giusto
organizzare e opporre la nostra violenza rivoluzionaria!
Non
sono certo le donne, che subiscono tutto di questa marcia società
imperialista, a poter/dover essere “pacifiste”; per rompere le
nostre catene è necessaria una lotta senza tregua, noi donne
dobbiamo imporre i nostri diritti con la forza; perchè noi abbiamo
mille ragioni e loro sono mille volte fuori dalla storia futura
dell'umanità; perchè loro vogliono imporre la “morte” e noi
vogliamo la vita; perchè loro “affogano” nelle ricchezze
strappate ai popoli e ai proletari che le producono e noi vogliamo un
mondo senza guerre, miseria, oppressione, uccisioni delle donne.
Per
questo, a Taormina ci sentiamo parte del grande “esercito” delle
donne che resistono e combattono in tutto il mondo, con le donne
della Palestina, con le rivoluzionarie comuniste turche/curde, del
Brasile, Filippine, Perù, ecc., con le tantissime ed eroiche
combattenti maoiste in prima fila nella guerra popolare in India.
La
ribellione, la lotta delle donne è una forza poderosa della
rivoluzione proletaria, per rovesciare questo putrido mondo e per
cambiarlo dalla terra al cielo!
Movimento
Femminista Proletario Rivoluzionario
mfpr.naz@gmail.com
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