I lavoratori innanzitutto
hanno affrontato il problema del piano di bonifica esposto dai
funzionari del Commissario alle bonifiche, Dr.ssa Corbelli.
Questo piano, approvato
nella conferenza dei servizi, prevede il trasferimento durante i
lavoratori di 800 salme adulte e di 124 di bambini, prevede la
pavimentazione di tutte le aree al posto del verde con cemento
industriale e un sistema di seppellimento aggiornato che permetta di
evitare le future ricadute delle polveri inquinanti nei campi
risanati.
Un lavoro, quindi, di
grande portata che dovrebbe impegnare all'incirca 11 milioni di euro,
messi a gara d'appalto, secondo l'informazione fornita dai tecnici
della Commissaria, nell'arco di 2-3 mesi. Questo dovrebbe portare in
autunno all'assegnazione del lavoro e alla possibilità che i lavori
comincino realmente all'inizio del prossimo anno.
Preso atto di queste
comunicazioni, i lavoratori esprimono perplessità sui tempi, dato
che era stato già detto loro lo scorso anno che secondo il
cronoprogramma i lavori avrebbero dovuto cominciare questo anno.
L'altra grave incognita,
connessa all'inizio effettivo dei lavori e che è a carico del Comun,
è la predisposizione strutturale e quindi anche la liberazione degli
spazi per il cantiere della bonifica. Tenendo conto che siamo di
fronte ad un cambio di amministrazione, se questa attività non
comincerà in tempi relativamente brevi ci si potrebbe trovare di
fronte ad una situazione che, pur di assegnare la gara, il cimitero
non sia pronto per iniziare l'attività di reale bonifica.
I lavoratori, pur
rispettando le decisioni dei tecnici della commissaria, vogliono
avere un maggior ruolo nella definizione dei piani di lavoro, dato
che essi hanno competenze tecniche verificate sul campo, competenze
quanto mai utili rispetto a piani che, per quanto accurati e fatti
con professionalità riconosciute, sono pur sempre piani sulla carta.
L'interesse dei lavoratori
al piano di bonifica è innanzitutto ispirato alla difesa della
salute di sé stessi e della utenza del cimitero, nonché
naturalmente dell'intero quartiere in cui il cimitero è collocato.
A questo va aggiunta però
la necessità di conoscere i carichi di lavoro che comportano le
bonifiche nella parte che può competere ai lavoratori del cimitero
(vedi la traslazione delle salme, ecc.); quindi, i lavoratori
pretendono che vi siano nel piano di bonifica somme destinate a
questi lavori, e nello stesso tempo ci siano misure di sicurezza
molto elevate per gli operatori del cimitero, dato che tutto il
trattamento del terreno inquinante può essere altamente pericoloso.
I lavoratori, quindi,
hanno deciso di mantenere un alto controllo dal basso per il rispetto
dei tempi, per la natura dei lavori, e per gli effetti dei lavori
sulla loro condizione, e hanno impegnato, di conseguenza, i
rappresentanti a svolgere tutte le attività necessarie per attuare
questo controllo.
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