I sindacati proclamano 4 ore di sciopero contro gli esuberi. Il Mise: nessun lavoratore rimarrà senza protezione
Sciopero nelle prime quattro ore del
primo turno dei lavoratori diretti dell’Ilva e dell’appalto in
concomitanza con il nuovo vertice al Mise per discutere dei piani
industriali presentati dalle due cordate interessate a rilevare
l’azienda, che prevedono migliaia di esuberi. Lo ha deciso il Consiglio
di fabbrica dopo un’assemblea nello stabilimento di Taranto. E’ previsto inoltre un presidio sotto la portineria ‘Direzione’ fino al termine della riunione al Mise.
A valle del vertice romano “saranno programmate – spiegano in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm e Usb – le assemblee e decise ulteriori iniziative di mobilitazione”. I sindacati “respingono con forza – è detto – i numeri degli esuberi presentati da entrambe le cordate nei loro piani che risultano così non negoziabili” e “si dichiarano indisponibili a negoziare sui piani industriali presentati, che vanno riscritti garantendo salute, ambiente, occupazione e salari”.
Si ribadisce poi “la necessità di costruire una piattaforma rivendicativa che preveda il coinvolgimento della città”. “Ambiente, salute e lavoro sono – aggiungono Fim, Fiom, Uilm e Usb – imprescindibili per il rilancio di Ilva e della provincia ionica già fortemente in crisi”. A fronte della convocazione di domani al Mise, i sindacati invitano i lavoratori all’unità chiedendo agli stessi la massima partecipazione allo sciopero.
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