Tutto il resto è pura gestione degli esuberi e degli ammortizzatori sociali. D'altra parte il governo conferma che le cassaintegrazioni in corso erano già una anticipazione dei numeri degli esuberi a cui se ne aggiungano oggi altri 2400. Quindi i sindacati confederali hanno firmato una cassa integrazione che era anticamera degli esuberi - come ha sempre sostenuto lo slai cobas sc. Quindi come hanno firmato i primi, firmeranno gli altri esuberi travestiti. Per questo non si può lottare con i sindacati confederali, ma solo autonomamente da essi se si vuole difendere lavoro e salute.
Fonti del Ministero assicurano però che “nessun lavoratore” dell’Ilva “sarà licenziato e/o lasciato privo di protezione” e “tutti i lavoratori non assunti dall’acquirente rimarranno in capo all’amministrazione straordinaria per la durata del programma e potranno essere impiegati nelle attività di decontaminazione eseguite dalla procedura”. Le fonti precisano anche che i numeri dei tagli previsti nell’offerta presentata da Am Investco sono “suscettibili di miglioramento, per espressa dichiarazione di disponibilità dell’offerente”.
Fonti del Ministero assicurano però che “nessun lavoratore” dell’Ilva “sarà licenziato e/o lasciato privo di protezione” e “tutti i lavoratori non assunti dall’acquirente rimarranno in capo all’amministrazione straordinaria per la durata del programma e potranno essere impiegati nelle attività di decontaminazione eseguite dalla procedura”. Le fonti precisano anche che i numeri dei tagli previsti nell’offerta presentata da Am Investco sono “suscettibili di miglioramento, per espressa dichiarazione di disponibilità dell’offerente”.
In riferimento alle interpretazioni relative alle proposte di acquisto di Ilva, le stesse fonti sottolineano che “la produzione di Ilva è limitata per i prossimi anni, a 6 milioni di tonnellate, fino al completamento del piano ambientale. Tale limite costituisce una prescrizione del Ministero dell’Ambiente per garantire il rispetto degli standard emissivi”. Oggi l’organico delle società Ilva oggetto del trasferimento è composto da 14.220 lavoratori ad oggi effettivi di cui circa 2400 in cassa integrazione.
“La differenza tra la situazione attuale e quella post-acquisizione sarebbe dunque – si sottolinea – di circa 2.400 persone in più in cassa integrazione. L’offerta di AM Investco prevede l’assunzione di 9.407 lavoratori, mentre resterebbero in cassa integrazione nell’amministrazione straordinaria 4.813 persone”. “Tale offerta è suscettibile di miglioramento, per espressa dichiarazione di disponibilità dell’offerente e sarà oggetto di un confronto con i sindacati nella trattativa per il raggiungimento dell’accordo sindacale. Tale accordo è condizione sospensiva per il trasferimento all’acquirente dell’azienda”.
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