IL PRESIDIO DI IERI IN DIREZIONE |
- che
tutti gli operai dell'Ilva e dell'appalto che abbiamo maturato 25
anni di lavoro, possano andare in pensione, senza perdere nulla –
pensiamo che già questo basterebbe a coprire i cosidetti “esuberi";
- che
gli eventuali altri operai in “esubero” non rimangano in
capo all’amministrazione straordinaria per essere impiegati nelle
attività di decontaminazione; ma...
che siano impiegati nell'attività di
bonifica degli impianti inquinanti dell'Ilva, in quanto la bonifica della fabbrica va considerata parte organica del
piano ambientale e piano industriale della Cordata. Pertanto gli
operai impegnati in queste attività devono essere assunti come gli
altri dalla nuova proprietà.
- che
non sia richiesto agli operai di firmare “liberatorie” all'atto
dell'assunzione, ma che conservino i livelli e diritti contrattuali
acquisiti.
- che la copertura dei parchi minerali e delle aree più inquinanti venga fatta subito.
- che la copertura dei parchi minerali e delle aree più inquinanti venga fatta subito.
QUESTI PUNTI, CHIARI E LEGITTIMI, DA TEMPO INDICATI DALLO SLAI COBAS SC, I SINDACATI ALL'ILVA NON LI PORTANO AVANTI
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Perchè "25 anni bastano" è pienamente legittimo (da un comunicato dello Slai cobas sc del novembre 2015)
Primo. Il vecchio contratto della siderurgia prevedeva che ero
possibile andare in pensione dopo 25 anni di lavoro - data la particolarità, pesantezza della produzione, il rischio salute maggiore che in altre produzioni.
All'Ilva
ci troviamo non solo in una fabbrica prettamente siderurgica ma in
più in una fabbrica fortemente insalubre, nociva e mortale.
Secondo.
Nell'ottobre del 2012,
il Consiglio comunale di Taranto, in seduta specifica, e
all'unanimità, approvò un Ordine del Giorno, in
cui, tenendo conto della situazione grave dell'Ilva diceva che gli
operai dovevano poter andare in pensionamento anticipato dopo 20 anni
di lavoro.
Terzo.
Non dimentichiamo che anni fa nei settori statali, del
Pubblico Impiego, anche nei lavori impiegatizi, proprio lo Stato
permetteva che i suoi lavoratori andassero in pensione a 19 anni 6
mesi e un giorno, con importo di pensione pieno. E
la maggiorparte di questi settori lavorativi non era assolutamente a
rischio...
Quarto.
Già a Taranto vi sono state leggi particolari, nuove, partorite
proprio dalla situazione lavorativa di Taranto e poi estese a livello
nazionale. Come gli stessi prepensionamenti all'Ilva, o la cassa
integrazione in deroga. Queste sono state risposte ad una situazione d'emergenza. E questa dell'Ilva è sicuramente una situazione d'emergenza in tutti i
sensi, sia di salute, di sicurezza, che di lavoro
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