Il Ministro dello Sviluppo Economico
Carlo Calenda ha firmato oggi il decreto che autorizza i Commissari
straordinari del Gruppo Ilva in amministrazione straordinaria a
procedere alla aggiudicazione dei complessi aziendali del gruppo Ilva
S.p.A ad Am Investco Italy S.r.l, il cui capitale sociale risulta
detenuto da ArcelorMittal Italy Holding S.r.l. (51%), ArcelorMittal
S.A. (34%) e Marcegaglia Carbon Steel S.p.A. (15%).
In conformità a quanto previsto dalle
regole di gara, si svolgerà immediatamente una fase negoziale in
esclusiva tra i Commissari straordinari e l’aggiudicatario
finalizzata ad eventuali miglioramenti dell’offerta vincolante,
come previsto dalla procedura di gara. Il decreto del Ministro
indica le priorità sulle quali i Commissari dovranno svolgere tale
negoziazione.
L’offerta di Am Investco Italy
S.r.l. prevede:
Offerta economica. Prezzo di
acquisto: €1.800 milioni; Canone di affitto annuo €180
milioni
Piano ambientale. L’esecuzione entro
il 2023 del piano ambientale, in linea con quanto definito dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare, con l’effettuazione di investimenti per €1.137
milioni, tra i quali €301 milioni destinati alla copertura dei
parchi minerari a tutela del territorio che insiste sulla centrale;
€196 milioni alle cokerie e €179 milioni al piano acque. AM
propone inoltre tecnologie per una ulteriore riduzione
dell’impatto ambientale quali: la separazione magnetica delle
scorie fini, nastri trasportatori elettrostatici per contenimento
delle polveri, tecnologie per la riduzione dei gas e tecnologie per
il trattamento delle acque. Al di fuori del piano vengono previste
nuove tecnologie (ad oggi ad un diverso stadio di maturità)
adottabili per mitigare ulteriormente l’impatto ambientale, nonché
la disponibilità alla valutazione dell’impiego della
tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;
Produzione. Il mantenimento della
produzione a 6Mt, sostanzialmente in linea con l’attuale, fino al
completamento del Piano ambientale, come previsto dalla legge e
il successivo ripristino dei volumi nel 2024 ai livelli
ante-sequestro nei limiti dell’AIA vigente (8Mt) mediante 3
altoforni.
Investimenti complessivi. L’offerta
prevede investimenti per circa €2.400 milioni di cui €1.250
milioni di investimenti tecnologici e €1.150 milioni di
investimenti ambientali.
Occupazione. Con riferimento ai livelli
occupazionali il piano Am Investco Italy S.r.l. prevede un organico
pari a 9.407 occupati (FTE) nel 2018, destinati a ridursi nell’arco
del Piano a 8.480 occupati costanti. Il costo del lavoro per FTE è
indicato in 50mila euro nel 2018 (in linea con i livelli attuali di
ILVA S.p.A) e in 52mila euro a partire dal 2021. Oggi
l’organico delle società ILVA oggetto del trasferimento è
composto da 14.220 lavoratori ed il ricorso alla cig straordinaria
riguarda complessivamente un massimo di 4.100 addetti.
Disponibilità ad ulteriori impegni di
Am Investco Italy srl:
AM ha comunicato la propria
disponibilità alla assunzione di ulteriori impegni da definire
nella sede negoziale successiva alla aggiudicazione:
•riduzione dei tempi per la realizzazione degli investimenti ambientali con particolare riferimento alla copertura dei parchi;
•valutazione dell’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;
•impegno a non modificare il piano industriale e i connessi livelli occupazionali, anche a fronte di eventuali richieste di impegni di dismissione di asset o vincoli di produzione imposti dall’Antitrust europeo e a rinunciare alla possibilità di ritirare la propria offerta qualora l’autorizzazione antitrust sia subordinata al rispetto di prescrizioni tali da alterare le motivazioni strategiche a base dell’offerta;
•maggiori impegni sul piano occupazionale nel quadro di una occupazione complessiva di circa 10.000 occupati nel gruppo ILVA, per tutta la durata del Piano.
•riduzione dei tempi per la realizzazione degli investimenti ambientali con particolare riferimento alla copertura dei parchi;
•valutazione dell’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;
•impegno a non modificare il piano industriale e i connessi livelli occupazionali, anche a fronte di eventuali richieste di impegni di dismissione di asset o vincoli di produzione imposti dall’Antitrust europeo e a rinunciare alla possibilità di ritirare la propria offerta qualora l’autorizzazione antitrust sia subordinata al rispetto di prescrizioni tali da alterare le motivazioni strategiche a base dell’offerta;
•maggiori impegni sul piano occupazionale nel quadro di una occupazione complessiva di circa 10.000 occupati nel gruppo ILVA, per tutta la durata del Piano.
Le indicazioni del Ministro ai
Commissari sui contenuti della fase negoziale
Il decreto adottato in data odierna
prevede che i Commissari si conformino, nella fase negoziale che si
andrà ad espletare ai contenuti qui di seguito esplicitati.
Nell’ambito della negoziazione in
esclusiva con l’aggiudicatario i Commissari straordinari
indirizzeranno prioritariamente l’attività sui seguenti
obiettivi:
•miglioramento dell’offerta sotto il profilo della tutela occupazionale, prevedendosi che il livello occupazionale riferibile complessivamente al gruppo Ilva sia costituito da almeno 10.000 unità per l’intero periodo di riferimento del piano industriale tenendo conto che l’accordo sindacale potrà ulteriormente precisare e incrementare tale obbligo;
•massima compressione, per quanto nella disponibilità delle parti, dei tempi delle procedure da espletare a seguito dell’aggiudicazione, con particolare riferimento alla presentazione dell’istanza di modifica del piano ambientale di cui all’art 1, comma 8.1 del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, convertito con modificazioni dalla legge 1 febbraio 2016, n.13 e all’espletamento della procedura antitrust;
•definizione di clausole contrattuali idonee a garantire la piena esecuzione delle obbligazioni contrattuali, ivi comprese quelle relative all’attuazione del piano industriale e del piano ambientale e ai correlati livelli occupazionali, anche nell’ipotesi di imposizione di vincoli e limitazioni da parte della competente autorità antitrust;
•rafforzamento e specificazione delle iniziative sul territorio previste nell’offerta, con particolare riferimento alla realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto;
•adeguata finalizzazione dell’impegno offerto da AM ad individuare e perseguire le soluzioni tecnologiche più sostenibili ed efficienti e con il minor impatto ambientale, anche valutando l’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;
•riduzione dei tempi previsti in offerta per la realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari.
•miglioramento dell’offerta sotto il profilo della tutela occupazionale, prevedendosi che il livello occupazionale riferibile complessivamente al gruppo Ilva sia costituito da almeno 10.000 unità per l’intero periodo di riferimento del piano industriale tenendo conto che l’accordo sindacale potrà ulteriormente precisare e incrementare tale obbligo;
•massima compressione, per quanto nella disponibilità delle parti, dei tempi delle procedure da espletare a seguito dell’aggiudicazione, con particolare riferimento alla presentazione dell’istanza di modifica del piano ambientale di cui all’art 1, comma 8.1 del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, convertito con modificazioni dalla legge 1 febbraio 2016, n.13 e all’espletamento della procedura antitrust;
•definizione di clausole contrattuali idonee a garantire la piena esecuzione delle obbligazioni contrattuali, ivi comprese quelle relative all’attuazione del piano industriale e del piano ambientale e ai correlati livelli occupazionali, anche nell’ipotesi di imposizione di vincoli e limitazioni da parte della competente autorità antitrust;
•rafforzamento e specificazione delle iniziative sul territorio previste nell’offerta, con particolare riferimento alla realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto;
•adeguata finalizzazione dell’impegno offerto da AM ad individuare e perseguire le soluzioni tecnologiche più sostenibili ed efficienti e con il minor impatto ambientale, anche valutando l’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;
•riduzione dei tempi previsti in offerta per la realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari.
GLI SCENARI POST TRASFERIMENTO
D’AZIENDA
I contenuti del nuovo programma della
procedura
I Commissari straordinari dovranno
integrare il programma della procedura, come previsto dall’art 1,
commi 8.4 e 8.5 del decreto legge 191/2015,
prevedendo:
•l’esecuzione di interventi di ambientalizzazione e di ulteriori interventi di decontaminazione e risanamento ambientale non previsti nel Piano, ma ad esso connessi, anche mediante formazione e impiego del personale della società rimasto alla amministrazione straordinaria ;
•la definizione ed esecuzione di attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra, e Montemesola, per la durata di 3 anni, con risorse pari a complessivi 30 milioni di euro.
•l’esecuzione di interventi di ambientalizzazione e di ulteriori interventi di decontaminazione e risanamento ambientale non previsti nel Piano, ma ad esso connessi, anche mediante formazione e impiego del personale della società rimasto alla amministrazione straordinaria ;
•la definizione ed esecuzione di attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra, e Montemesola, per la durata di 3 anni, con risorse pari a complessivi 30 milioni di euro.
Il termine del programma dei Commissari
coinciderà con il termine di ultimazione del Piano ambientale di
ILVA (2023). Fino a quella data, la procedura di amministrazione
straordinaria potrà far ricorso alla cig straordinaria.
Occupazione
I lavoratori che non verranno assunti
dall’acquirente rimarranno in capo all’Amministrazione
Straordinaria per tutta la durata del programma e potranno essere
impiegati nelle attività di bonifica e decontaminazione che saranno
eseguite dalla procedura. Nessun lavoratore sarà dunque, in ogni
caso, licenziato e/o lasciato privo di protezione.
Le previsioni di soddisfazione dei
creditori
I proventi della vendita andranno a
rimborsare crediti alle imprese ed ai dipendenti (prededuzione, TFR e
altri debiti), a rimborsare il prestito erogato dallo Stato per
garantire la prosecuzione delle attività e il debito ipotecario
sugli impianti.
A tale investimento di Am Investco
Italy S.r.l si aggiungono risorse per €1,300 milioni provenienti
dai fondi sequestrati alla famiglia Riva. Questi ultimi, al netto del
rimborso allo Stato della quota già erogata (pari a €266 milioni)
a valere sul finanziamento di €800 milioni previsto dalla legge per
l’esecuzione del Piano ambientale, saranno destinati agli
interventi di bonifica e decontaminazione che verranno realizzati
dall’Amministrazione Straordinaria.
Pertanto, lo Stato, una volta
perfezionata la vendita, otterrà l’integrale rimborso dei
finanziamenti erogati ad ILVA durante la procedura di amministrazione
straordinaria.
Nessun commento:
Posta un commento