La questione dell'Ilva, del suo acquisto da parte del padrone indiano, più grande produttore di acciaio, ArcelorMittal, è parte e frutto della situazione a livello internazionale, dell'azione dell'imperialismo, della guerra di concorrenza tra multinazionali e tra paesi imperialisti.
Gli effetti di questa "guerra" la subiscono gli operai e le masse popolari.
Spetta agli operai capire cosa c'è dietro la vicenda Ilva.
Capire permette di comprendere meglio come e perchè lottare.
PER QUESTO INVITIAMO GLI OPERAI DELL'ILVA A VENIRE DOMANI, GIOVEDI' 8 GIUGNO H. 16 ALLA BIBLIOTECA COMUNALE PLE BESTAT DI TARANTO, A SENTIRE UNA "LEZIONE", DAL PROF. UNIVERSITARIO DI NAPOLI DI MARCO AI LAVORATORI, SULLA SITUAZIONE MONDIALE, SULL'IMPERIALISMO, e
E COME COMBATTERLO.
Da un documento sull'Ilva:
"A livello mondiale, la crisi economica continua a provocare un’acuta guerra commerciale che, sul piano industriale, ha uno dei suoi cuori pulsanti nella siderurgia mondiale.
La crisi è una crisi di sovrapproduzione, sempre secondo il significato capitalista del concetto -sovrapproduzione rispetto alla realizzazione dei profitti, perchè nessuno può negare che se i fini della produzione mondiale non fossero indirizzati alla produzione privata e ai profitti, l’acciaio sarebbe prodotto
nettamente al di sotto dei bisogni di sviluppo industriale nel mondo.
Alla crisi di sovrapproduzione i padroni in ogni paese del mondo reagiscono con il taglio della produzione, dei posti di lavoro, con la riduzione del costo del lavoro per produrre acciaio in modo da venderlo a prezzi più bassi nei mercati mondiale ma sempre per ricavarci il massimo profitto possibile..."
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