Il governo parla per bocca di uno dei suoi portavoce
BENTIVOGLI (FIM-CISL): «Il Ministro Calenda ha precisato che c'è tutto l’impegno per non lasciare nessuno dei lavoratori a casa. Il limite del tonnellaggio (6 milioni fino al completamento del piano ambientale previsto per il 2023) dello stabilimento Ilva ha delle implicazioni sull'occupazione sulla prima fase del Piano ma su questo abbiamo garanzie, se il piano ambientale venisse completato prima bisogna far intervenire il Ministero dell’Ambiente per rivedere il piano e tempi attraverso un intervento legislativo». Lo rende noto il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli al termine del vertice al Mise.
«Oggi - spiega Bentivogli - possiamo prendere due direzioni: l’annullamento della gara, attraverso un decreto (i limiti d’aggiudicazione della gara sono il 30 giugno) l'altra è l’aggiudicazione, ma ha poi precisato che hanno avviato una verifica con l’avvocatura di Stato per riaprire la gara solo sul prezzo, oggi dovrebbe arrivare il parere. I rilanci su tutti e tre i capitoli, dell’offerta, (piano ambientale industriale, occupazionale) infatti implicherebbero il rifacimento della gara».
Per Bentivogli «deve essere interesse, non solo del sindacato ma anche del Governo, comprendere compiutamente se questo investitore ha intenzioni di rilancio o altro: in questi anni ArcelorMittal mentre chiudeva tutte le aree a caldo d’Europa continuava a partecipare a tante gare senza mai finalizzare proposte di acquisto. Per questo è necessario capire se ArcelorMittal punta sul rilancio industriale dell’Ilva o sulle sue quote di mercato (peraltro in discesa)».
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