A Taranto, questo 'partito' è organizzato, (proletari comunisti - slai cobas per il sindacato di classe - Mfpr) e ha fatto una campagna per il boicottaggio con manifesti e volantini che hanno avuto tra operai - massicciamente astensionisti - precari, disoccupati, donne e masse popolari, una buona attenzione, accoglienza, condivisione.
I 5stelle, rinforzati si fa per dire dai 'liberi e pensanti', divisi e confusi, non arrivano al ballottaggio e pesa anche Grillo, che fa un comizio-una visita di cortesia con atteggiamento da pugile suonato, presuntuoso e politicamente idiota che fa perdere voti.
I fascio-razzisti di Cito, mantengono uno zoccolo duro, ma restano un fenomeno marginale di cultura sottoproletaria e politicantismo cialtrone - Cito, condannato più volte, vive da sempre solo dei soldi della politica e si candida tramite il figlio.. che una cima non è... La questione preoccupante è sempre l'emergente razzismo antimmigrati, che ha qui le sue basi di consenso e che resta un nemico insidioso in città, favorito, com'è, dagli organi dello stato borghese.
L'ambientalista Fornaro e l'ex procuratore della repubblica del processo Ilva Sebastio, pieni di illusioni prima e di delusione ora, avrebbero fatto meglio a non candidarsi ma tornare a fare altro - vedi indicazione del comunicato del circolo di proletari comunisti.
Vanno al ballottaggio un imprenditore portuale Melucci sostenuto da PD/Parlamentarilocali/ pres.della regione Emiliano, a caccia di affari nuovi, e la direttrice del carcere Baldassarri centrodestra, con reciproche accozzaglia di liste di ogni genere di cacciatori di poltrone, favori, clientele e visibilità - alcuni con la Baldassarri, provenienti dalla disastrosa e corrotta esperienza del centriodestra della Di Bello. I due al ballottaggio arrivano con percentuali di voto effettivo sulla massa dei votanti che non supera il 10%.
Ora la questione è estendere l'astensionismo di massa al ballottaggio e prepararsi a una nuova fase di lotta proletaria contro la nuova giunta qualunque essa sia.
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