Sorprende, invece, la ‘sorpresa‘ dei sindacati sui numeri degli esuberi e dei piani industriali presentati dalle due cordate. Uno stupore profondamente ipocrita, visto che loro stessi, come tanti altri addetti ai lavori, sanno da almeno un anno che i numeri sarebbero stati quelli. Non si capisce il perché in occasioni informali, da almeno un anno sindacati e istituzioni parlino di almeno 5mila esuberi e poi, all’indomani dell’incontro a Roma con il ministro per lo Sviluppo economico recitino la parte di chi cade dalle nuvole; di chi non si aspettava niente del genere; di chi credeva che con i nuovi proprietari sarebbe stato tutto ‘più bello‘. Per poi iniziare ad organizzare scioperi, presidi, manifestazioni, minacciare mobilitazioni e quant’altro. Dimentichi che anche loro hanno colpe non indifferenti se la questione Ilva è arrivata a questo punto negli ultimi 20 anni.
Stendiamo un velo pietoso, l’ennesimo, sulla stampa locale e nazionale, almeno gran parte di essa. Perché davvero non è il caso di aggiungere altro
Stendiamo un velo pietoso, l’ennesimo, sulla stampa locale e nazionale, almeno gran parte di essa. Perché davvero non è il caso di aggiungere altro
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